NUOVO CINEMA PARADISO

TITOLO ORIGINALE Nuovo cinema Paradiso
ANNO 1988
PAESE Italia - Francia
REGIA Giuseppe Tornatore
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Jacques Perrin, Enzo Cannavale, Leo Gullotta, Leopoldo Trieste, Pupella Maggio, Agnese Nano, Antonella Attili
DURATA - FOTOGRAFIA 118' - colore
PRODUTTORE DVD Fox-Cristaldi per "Il grande cinema italiano" della Hobby & Work
Nuovo cinema Paradiso - Giuseppe Tornatore

 

 

Nuovo cinema Paradiso - Giuseppe Tornatore
Nuovo cinema Paradiso - Giuseppe Tornatore
Nuovo cinema Paradiso - Giuseppe Tornatore
Nuovo cinema Paradiso - Giuseppe Tornatore

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****

Recensione del 30/8/2004

 

 

Qualità video: impeccabile
Qualità audio: ottima la parte musicale, mentre i dialoghi, presentissimi - fin troppo - nella traccia 5.1, comunque assai chiari nella traccia mono, mancano un po' di naturalezza. La 5.1 sembra registrata in una sala cinematografica, che non è esattamente ciò che si chiede alla digitalizzazione di una colonna sonora. E' come quel tale che diceva: "Se fate i bravi vi porto a vedere quelli che mangiano il gelato".
Lingue: Italiano Dolby Digital 5.1, Italiano mono, Francese mono
Sottotitoli: in italiano per non udenti, inglese, francese, spagnolo
Formato video: 2.35:1  16/9
Extra significativi: in questa edizione in vendita nelle edicole non ci sono extra.

A proposito della vendita dei dvd nelle edicole, mi sembra di poter dire che al momento questo canale di distribuzione non offre le stesse occasioni di qualche tempo fa: i prezzi non sono calati, e anzi sembrano mediamente in aumento, mentre nei negozi, fisici e on line, gli stessi film si possono non di rado trovare agli stessi prezzi, o a volte anche più bassi, in edizioni più complete. Però io, che sono astuto, avevo acquistato questa edizione di Nuovo cinema Paradiso sfruttando l'offerta di lancio della nuova collana, che peraltro ha sempre sofferto di una distribuzione lacunosa (tipo una copia per edicola, queste cose le so perché ho un amico edicolante il quale, mentre mi spiega i meccanismi, tiene da parte per me l'unica copia che gli hanno mandato, come in questo caso).

Questa edizione contiene la versione più breve del film di Tornatore. 118', contro i 152' della versione originale, e i 170' di un'ulteriore versione nella quale sono state reintegrate altre scene oltre a quelle eliminate in un primo tempo. E' peraltro quella breve la versione del film che fu presentata in concorso e premiata sia con l'Oscar (miglior film straniero) che a Cannes (Gran Premio della Giuria), ed è, confrontata con quella più lunga di 25', la mia preferita.


COSA MI E' PIACIUTO: l'amore per il cinema che ci è raccontato con tenerezza e nostalgia. Io ricordo che alla fine degli anni 60, sui quotidiani milanesi del pomeriggio, La Notte e Il Corriere d'Informazione (si dice che sia stato il direttore de "La notte" Nino Nutrizio a inventare il sistema di giudizio basato sulle stellette e sui pallini), l'ultima pagina era occupata dalla programmazione nelle sale, e l'elenco dei cinema era lunghissimo. Per guadagnarsi una buona posizione nella lista, la maggior parte dei nomi iniziava con la lettera A. I primi - come potrei dimenticarli? - erano l'Abadan, l'Abanella e l'Abanera (proprio così, senza la acca). L'Ariston era pressoché in fondo. E quasi tutte queste sale hanno fatto la stessa fine del Nuovo Cinema Paradiso: dapprima il passaggio ai film a luci rosse, e poi la chiusura, per lasciar posto ad alberghi o, peggio, a parcheggi. Molto significativa e indovinata la riapparizione dello scemo del paese che reclama la proprietà della piazza mentre stanno demolendo il cinema, ma deve slalomeggiare fra le automobili parcheggiate, che attendono la demolizione per occupare anche quell'area. Io stesso mi sarei sentito in colpa guardando il film in dvd invece che al cinema, se non fosse che la prima volta lo vidi in sala, quando uscì. I momenti da ricordare non sono pochi. Vorrei citare l'incontro di Totò con la madre (Pupella Maggio) al ritorno in paese dopo 30 anni di assenza, rappresentato con una virtuosistica ellissi. E poi lo sguardo di Pupella Maggio che assiste allo stupore del figlio nel ritrovare dopo tanti anni la sua cameretta così come l'aveva lasciata (e Jeunet in Amélie ci deve aver fatto un pensierino). Il famoso finale, di cui non parlerò per non rovinare la sorpresa ai pochi che non avessero mai visto il film. Bella sceneggiatura, con Alfredo (il grande - non UN grande, perché lo è sempre - Philippe Noiret) che filosofeggia senza banalizzare insegnando a Totò una massima da seguire sempre: "Qualunque cosa vorrai fare, amala". Ben disegnati tutti i personaggi di contorno, e splendidamente interpretati da attori importanti come la già citata Maggio, Leopoldo Trieste, Enzo Cannavale, Leo Gullotta. Simpaticissimo il piccolo Salvatore Cascio. Bravo anche Perrin...

COSA NON MI HA CONVINTO: ...ma è fisicamente troppo distante dal Totò bambino e dal Totò adolescente, a cominciare dai venti centimetri in più di statura. Il cinema chiuso da soli sei anni sembra abbandonato da sei secoli: hanno un po' esagerato col trucco.


Ho visto Nuovo cinema Paradiso in italiano. La possibilità di cambiare audio in corsa, permette di seguire i dialoghi fra Totò e Alfredo con l'italiano per Salvatore Cascio e il francese per Philippe Noiret. Così, solo per curiosità: non è certo il modo migliore di apprezzare il film, e peraltro Noiret è ben doppiato (e anche il bambino che doppia Salvatore Cascio in francese è in gamba).


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