SCIUSCIA'

TITOLO ORIGINALE Sciuscià (Ragazzi)
ANNO 1946
PAESE Italia
REGIA Vittorio De Sica
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Franco Interlenghi, Rinaldo Smordoni
DURATA - FOTOGRAFIA 87' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD General Video per "I grandi successi del cinema italiano in dvd"
Sciuscià - Vittorio De Sica

 

 

Sciuscià - Vittorio De Sica
Sciuscià - Vittorio De Sica
Sciuscià - Vittorio De Sica
Sciuscià - Vittorio De Sica

 


Punteggio assegnato al film: *****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***

Recensione del 25/10/2005

 

 

Qualità video: accettabile, anche se con molti graffi e sbiadimenti soprattutto nell'ultima parte.
Qualità audio: accettabile, anche se il volume è molto basso, e nella prima parte si fa un po' fatica a capire le parlate dialettali dei giovani attori.
Lingue: Italiano Mono 2.0
Sottotitoli: italiano per non udenti
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: schede di testo su De Sica e sui due attori protagonisti.

L'edizione che ho io è il n. 16 della collana dedicata al cinema italiano dai quotidiani Il Giorno, La Nazione e Il Resto del Carlino. Non è ancora uscita un'edizione per i negozi. Il film sarebbe stato restaurato dalla Fondazione Scuola Nazionale di Cinema e dall'Associazione "Progetto Cinema" sponsorizzata da una nota multinazionale del tabacco. E' il secondo dvd realizzato con il contributo di questa Associazione che mi capita di vedere, e in entrambi i casi mi tocca domandarmi in cosa sia consistito il restauro. L'altro film era C'eravamo tanto amati. Io ho il sospetto che alla multinazionale interessasse soltanto veder comparire il proprio marchio nei titoli di testa di due film in cui si fuma molto.


COSA MI E' PIACIUTO: l'etichetta di "neorealismo" è stata associata a molti film di quel periodo, ma ciò che rende il termine pienamente legittimo riguardo a Sciuscià e agli altri capolavori di De Sica che seguirono fino al 1952 non è soltanto l'ambientazione, o gli argomenti trattati, ma la verità dei dialoghi, tanto naturali da consentire agli attori di essere credibili senza nemmeno dover recitare (a tal proposito mi chiedo perché nei sottotitoli di questa edizione vengano spesso cambiate le parole, banalizzando tutto e ignorando il sapiente lavoro di cesello degli sceneggiatori). Però si vede anche che a pilotare questi ragazzini c'è un regista che è pure un grande attore. La drammaturgia del film segue una linea costante, senza mai indugiare troppo su ciascuna figura, al punto che quando i due ragazzini entrano in carcere abbandonano il ruolo di protagonisti, che si allarga a tutta la comunità. La conseguenza è che lo spettatore finisce per condividere il disagio dei ragazzini nel loro ingresso nell'ambiente del carcere, come se temesse di perdere di vista i suoi pupilli. Molto belle le scene corali (il canto di protesta dei ragazzini, il cinema). L'emozionante finale obbedisce, come tutto il film, all'idea che si possono commettere gli atti più spaventosi benché armati delle migliori intenzioni di questo mondo, soprattutto quando le condizioni sono avverse, e che i ragazzini si cacciano nei guai proprio quando cercando di imitare i comportamenti degli adulti.

COSA NON MI HA CONVINTO: la contrapposizione ragazzini buoni - adulti cattivi è troppo marcata. Perfino gli attori adulti si dimostrano meno bravi dei loro colleghi più giovani. La scena in cui il piccolo Giuseppe incontra la madre è la meno riuscita, per colpa, appunto, della madre.

CURIOSITA': la versione originale di Sciuscià dovrebbe durare 92', mentre questa dura 87' e rotti. Stranamente i due ragazzini, quando vengono chiamati in tribunale, sono rapati a zero, mentre nella sequenza precedente avevano i capelli lunghi. Probabilmente è saltato qualcosa proprio fra le due scene.


Ho visto Sciuscià in lingua originale con i sottotitoli in italiano limitatamente alle primissime sequenze.


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