CICLOGIRO 2004 - Partenza il 26 giugno

 

 

TAPPA N.1 - MILANO - CASTELL'ARQUATO, 133,8 km, dislivello 200 metri *** (12 foto)
TAPPA N.2 - CASTELL'ARQUATO - SAN POLO D'ENZA, 82,5 km, disl. 400 m *** (12 foto)
TAPPA N.3 - SAN POLO D'ENZA - IMOLA, 140 km, disl. 350 m ** (7 foto)
TAPPA N.4 - IMOLA - SAVIGNANO SUL RUBICONE, 109,9 km, disl. 50 m ***½ (7 foto)
TAPPA N.5 - SAVIGNANO - VILLAGRANDE DI MONTECOPIOLO, 66,3 km, disl. 1800 m **½ (2 foto)
TAPPA N.6 - VILLAGRANDE DI MONTECOPIOLO - MONDAVIO, 87,7 km, disl. 950 m *** (14 foto)
TAPPA N.7 - MONDAVIO - FABRIANO, 97,6 km, disl. 700 m ***½ (26 foto)
TAPPA N.8 - FABRIANO - GUBBIO, 68,6 km, disl. 750 m **** (11 foto)
TAPPA N.9 - GUBBIO - CORTONA, 75,6 km, disl. 750 m *** (7 foto)
TAPPA N.10 - CORTONA - ASCIANO, 68,9 km, disl. 450 m ****½ (16 foto)
TAPPA N.11 - ASCIANO - SIENA, 91,5 km, disl. 1350 m **** (23 foto)
TAPPA N.12 - SIENA - ROSIA, 106,5 km, disl. 600 m *** (11 foto)
TAPPA N.13 - ROSIA - MONTEPULCIANO, 79,3 km, disl. 750 m ***** (25 foto)
TAPPA N.14 - MONTEPULCIANO - CHIUSI SCALO, 74,9 km, disl. 900 m ** ½ (5 foto)
TAPPA N.15 - CHIUSI SCALO - BAGNOREGIO, 81,9 km, disl. 1250 m ***½ (24 foto)
TAPPA N.16 - BAGNOREGIO - NARNI SCALO, 92,4 km, disl. 700 m ***½ (22 foto)
TAPPA N.17 - NARNI SCALO - SERRAVALLE DI NORCIA, 104,4 km, disl. 1400 m *** (13 foto)
TAPPA N.18 - SERRAVALLE DI NORCIA - VISSO, 67,4 km, disl. 1450 mt ****½ (23 foto)
TAPPA N.19 - VISSO - GUALDO TADINO, 99,8 km, disl. 1300 m **½ (10 foto)
TAPPA N.20 - GUALDO TADINO - SANSEPOLCRO, 102,2 km, disl. 850 m *** (4 foto)
TAPPA N.21 - SANSEPOLCRO - IMOLA, 154,1 km, disl. 800 m **
TAPPA N.22 - IMOLA - MILANO, 261,3 km, disl. 100 m ** (1 foto)

 

 

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Web www.claudiocolombo.net
 

 

In un gioco dell'alternanza che ormai si va facendo costante, quest'anno ho scelto di viaggiare in Italia, e in compagnia di Gaetano Chemello limitatamente ai primi 14 giorni.

Ci sono rilevanti novità nell'equipaggiamento. La bici è sempre la stessa fida Bianchi Spillo K55 amaranto (come l'omocroma Topolino; perché la Bianchi ha abolito l'amaranto dalla gamma dei nuovi modelli? Forse perché ne hanno venduta una sola, la mia?). Ma ho delle nuove borse, su cui ha apposto il suo marchio la Longoni. Sono ottimamente progettate: spaziose, con tantissime tasche, abbastanza facili da montare, molto facili da smontare, aerodinamiche. La fattura però è deficitaria: ho dovuto lamentare, e rammendare, due lacerazioni in prossimità degli attacchi dei nastri che servono per portare il bauletto, nonché risolvere un problema con la cerniera lampo sempre del bauletto. E' vero, le ho pagate pochissimo, ma solo perché la Longoni le vendeva con il 70% di sconto nella campagna di saldi del luglio-agosto dello scorso anno.

Ho poi un nuovo corredo fotografico: una borsa della Lowepro compatta, robustissima, impermeabile all'acqua e al calore e con milioni di tasche, contenente la mia ormai collaudatissima Nikon F70, e una serie di 5 ottiche fisse, cosicché la parte fotografica del mio bagaglio rappresenta un terzo dell'intero peso. Sono riuscito a ridurre il peso complessivo delle borse dai 18-23 kg degli anni scorsi agli 11 e mezzo di quest'anno. Cosa comporti tale differenza è molto semplice da spiegare: fino all'anno scorso ero io a dovermi portare appresso la bicicletta, ora è lei che porta a spasso me, a patto che io pedali, naturalmente. Ho cambiato anche i copertoni: sempre Vittoria, ma più stretti (28 anziché 32). Si sono rivelati eccellenti: grazie anche al minor peso delle borse, si sono consumati pochissimo.

Altra novità: un altimetro da polso della Oregon Scientific. Si basa sulla rilevazione delle variazioni di pressione, e quindi non è preciso come quelli che comunicano con i satelliti, ma fa egregiamente il suo lavoro: mi ha permesso di stabilire con buona accuratezza i dislivelli delle singole tappe, e in salita è assai consolante, perché mi dice quanto devo ancora arrampicarmi, e vedere i numerini che cambiano rapidamente è molto più incoraggiante che non supplicare il contachilometri affinché si dia una mossa, quando le velocità sono ridotte. Va anche detto che grazie al minor peso dei bagagli, unito al minor peso corporeo del sottoscritto - che durante l'inverno ha deciso di fare il bravo per evitare di scontare gli stravizi gastronomici sui pendii arroventati dal sole - la mia andatura in salita è aumentata di un buon 20%.

Dirò subito che complessivamente questo Ciclogiro Clodiano mi è parso uno dei più riusciti. Mi sono divertito: ho pedalato con molta allegria, senza mai soffrire, ho visto, e non di rado rivisto luoghi bellissimi, e non ho mai avuto l'impressione, nemmeno per un momento, che se fossi rimasto a casa sarei stato più contento. Ho quasi sempre mangiato splendidamente. Se dovessi cercare qualcosa di cui lagnarmi, lo troverei facilmente nei prezzi degli alberghi e dei ristoranti, che sono cresciuti vistosamente, e nel traffico, soprattutto quello dei mezzi pesanti, che si è intensificato.

Debbo altresì notare, con molto rammarico, che dopo il lancio della patente a punti, che aveva portato a una riduzione degli incidenti e a una maggiore disciplina nella guida, chi dovrebbe controllare si è dissolto nel nulla, e in assenza del gatto... In 22 giorni quante pattuglie della stradale o dei carabinieri ho visto, secondo voi? La risposta è mortificante: una! Mi dicono che i controlli sono molto più intensi su autostrade e superstrade... fantastico, intanto la gente si ammazza sulle vecchie statali. Vorrei rinnovare qui un consiglio per i cicloturisti che si trovano, talvolta senza possibili alternative, a percorrere strade strette molto battute dai camion: non tenete rigorosamente la destra, a meno che non aspiriate al suicidio. Se sentite arrivare alle vostre spalle un bestione a quattro rimorchi (che poi magari a volte è solo un motofurgoncino col motore un po' sfatto), e sulla corsia opposta arrivano altri automezzi, portatevi quasi al centro della vostra carreggiata, per impedire che l'autista arrischi il sorpasso a tutti i costi, e fatevi da parte solo quando la corsia opposta è libera). Altrimenti i meno coscienziosi fra i conducenti vi sorpasseranno tenendo una distanza dalle vostre borse di pochi centimetri. Prendete una buca in quel frangente... e il rumore successivo sarà la sirena di un'autoambulanza. C'è anche da rimarcare che la maggior parte degli automobilisti sembra ignorare la realtà che la bicicletta è un veicolo come tutti gli altri, e quindi quando qualcuno vi sta superando, non è permesso ad altri di superare il superante.

 

 

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