COSA MI E' PIACIUTO: 
          
          questo è l'unico film di Kubrick per il quale da parte mia non 
          è stato amore a prima vista. Penso che le ragioni siano sostanzialmente 
          due: la bellezza figurativa soggiogante, che può creare una barriera 
          fra il fruitore e la comprensione dei significati del racconto, della 
          psicologia dei personaggi e della loro interazione; il doppiaggio, che 
          pur rispettando la lettera arriva a stravolgere la percezione di alcune 
          situazioni. Per esempio, la scena di Barry Lyndon al capezzale del figlioletto 
          nell'edizione italiana sembra la parodia di una tragedia, ed io mi ero 
          spinto al punto di censurare la scelta di Kubrick di stilizzare quella 
          situazione. La visione del film in lingua originale ha sistemato tutto, 
          permettendo soprattutto di apprezzare la sottigliezza della struttura 
          psicologica e sociologica del racconto. Fra le scene più impressionanti, 
          il violento litigio di Barry con il figliastro, in cui è come 
          se la staticità della rappresentazione improvvisamente esplodesse, 
          e la sequenza girata con l'ausilio della sola luce delle candele, utilizzando 
          un'ottica eccezionalmente luminosa montata su una macchina speciale, 
          recuperata e adattata per la circostanza: si noterà come la profondità 
          di campo sia ridotta a pochi millimetri, sicché gli attori sono 
          costretti praticamente all'immobilità. Non essenziale, certo, 
          ma un gran pezzo di bravura. L'accuratezza e la consapevolezza nella 
          scelta delle musiche (di vari autori classici, in parte adattate) sono 
          tali da prevedere l'accoppiamento del cartello di intervallo fra le 
          due parti (ascesa e caduta) con l'incipit di un Impromptu di Schubert. 
          L'intervallo cade a un'ora e trentotto minuti. 
         
          
          COSA NON MI HA CONVINTO: la presenza di un intervallo "ufficiale" 
          suggerisce il sospetto che lo stesso Kubrick considerasse il rischio 
          dell'eccessiva lunghezza, ma non sapesse dove tagliare. Ma è 
          solo un sospetto, e comunque io non me la sentirei di indicare una sequenza 
          inutile in Barry Lyndon, anche se una maggiore concisione soprattutto 
          nella parte centrale non l'avrei disprezzata.
        
        Ho visto  Barry Lyndon in inglese con 
          sottotitoli in italiano.
        
Questo film su Amazon.it
          
Stanley Kubrick su Amazon.it