BELLISSIMA

TITOLO ORIGINALE Bellissima
ANNO 1951
PAESE Italia
REGIA Luchino Visconti
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Anna Magnani, Walter Chiari, Alessandro Blasetti, Tina Apicella, Gastone Renzelli, Tecla Scarano
DURATA - FOTOGRAFIA 110' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Vella Vision
Bellissima (Luchino Visconti)

 

 

Bellissima (Luchino Visconti)
Bellissima (Luchino Visconti)
Bellissima (Luchino Visconti)
Bellissima (Luchino Visconti)

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***

Recensione del 27/2/2010

 

 

Qualità video: più che accettabile.
Qualità audio: appena sufficiente, con molto fruscio di fondo e qualche problema di sincronizzazione nella prima parte
Lingue: Spagnolo 5.1, Italiano Mono
Sottotitoli: italiano e spagnolo, normali e per non udenti
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: -

Dvd reperibile sul mercato spagnolo col titolo in castigliano "Bellísima".


DI COSA SI TRATTA: un'infermiera romana fa il possibile e l'impossibile perché la figlioletta si affermi nel mondo del cinema. La presenta a una selezione tenuta dal famoso regista Alessandro Blasetti.

COSA MI E' PIACIUTO: a firmare questo sgradevole, amarissimo atto di autoaccusa del mondo del cinema sono alcuni personaggi di prima grandezza: il soggetto è di Cesare Zavattini, la sceneggiatura, assieme a Visconti, l'hanno scritta Suso Cecchi D'Amico e Francesco Rosi; il ruolo del regista anestetizzato dalla propria popolarità è sostenuto da Alessandro Blasetti. Le musiche sono di Franco Mannino, che soprattutto in seguito scrisse decine di colonne sonore per il cinema italiano. A tenere insieme tutto è una grandissima diva: Anna Magnani, talmente incandescente da scottare probabilmente lo stesso Visconti, che la lasciò fare più di quanto non fosse nelle sue intenzioni e nelle sue abitudini. Al confronto della Magnani, perfino un istrionico geniale improvvisatore come Walter Chiari, peraltro qui nella sua più importante e riuscita prova cinematografica, sembra un po' intimidito. La sincerità del mea culpa arriva a far scegliere per la parte della piccola protagonista una bambina (Tina Apicella), che da grande non farà l'attrice. Una costante del film è il frequente montare della caciara incontrollabile, in cui tutti parlano e nessuno ascolta. Ma le scene migliori sono a mio avviso quella della scuola di ballo, quella con A. Magnani e W. Chiari in riva al fiume, la visione del provino e il successivo pianto disperato e inconsolabile della madre con la bambina in braccio nella solitudine di una panchina immersa nella notte.

COSA NON MI HA CONVINTO: ecco, per me il film sarebbe dovuto finire qui, perché poi, per dare la possibilità alla madre di dare una lezione di dignità ai produttori e per affermare il principio che i valori della famiglia sono più importanti del successo (cosa già sufficientemente dimostrata), viene aggiunto un finale in cui risulta abbastanza strampalato il dietro-front di Blasetti e dei suoi volgari scagnozzi, e risalta una volta di più l'inadeguatezza, al cospetto di cotanta stella, dell'attore che interpreta il marito nonché padre della bambina, ma tutto sommato anche del suo personaggio.

 

Ho visto Bellissima nella versione originale italiana senza sottotitoli.


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