TRE COLORI: FILM BIANCO

TITOLO ORIGINALE Trois couleurs: Blanc - Trzy kolory: Bialy
ANNO 1994
PAESE Francia - Polonia
REGIA Krzysztof Kieslowski
GENERE Commedia
ATTORI PRINCIPALI Zbigniew Zamachowski, Julie Delpy, Janusz Gajos, Jerzy Stuhr
DURATA - FOTOGRAFIA 88' - a colori (nonostante il titolo...)
PRODUTTORE DVD mk2
Film bianco (Trzy kolory: Bialy) - Kieslowski

 

 

Film bianco (Trzy kolory: Bialy) - Kieslowski
Film bianco (Trzy kolory: Bialy) - Kieslowski
Film bianco (Trzy kolory: Bialy) - Kieslowski
Film bianco (Trzy kolory: Bialy) - Kieslowski

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****

Recensione del 28/8/2006

 

 

Qualità video: molto buona. La prevalenza del bianco aiuta.
Qualità audio: molto buona.
Lingue: Francese-Polacco 5.1 Dolby Digital
Sottotitoli: in francese per i dialoghi in polacco
Formato video: 1.85:1 16/9
Extra significativi: Kieslowski spiega alla moviola la prima scena del film; interviste a Julie Delpy e a Marin Karmitz, produttore; making of.

Cofanetto di 3 dischi, in una bellissima confezione, acquistato in Francia (da noi non era ancora uscito e non ho saputo aspettare). L'equivalente italiano, che si basa sugli stessi materiali, con l'aggiunta, ovviamente, della nostra lingua, è edito dalla Bim.




COSA MI E' PIACIUTO: nella trilogia dei colori, Film Bianco occupa il posto che nel Decalogo è riservato al decimo film. E' una commedia, divertente ma feroce, in cui il bianco si allea con le situazioni nel sottolineare gli aspetti comici e grotteschi della vicenda. Dopo il processo, Karol va in bagno per vomitare, e subito dopo, sedendosi in favore di camera fra il water e il portacarta entrambi bianchi, mostra il suo viso più bianco ancora di quegli oggetti. Un istante più tardi, Dominique se ne va a bordo di un'automobile anch'essa bianca. Ma la scena più divertente avviene nella penombra: Karol bacia la statua che gli ricorda la moglie con il sottofondo del corso di francese (coniugazione dei verbi manger e dormir). Ciò che trasforma il dramma di Film Blu nella farsa di Film Bianco è principalmente il cambio di prospettiva. Lo spettatore è indotto a soffrire con Julie (Blu), ma osserva le disavventure di Karol dal di fuori (e "ride perché tutte quelle disgrazie capitano a qualcun altro" (Kieslowski)). L'aria birichina di Zamachowski è perfetta per il ruolo, qui come nel Decalogo 10, ma perfetta è anche Julie Delpy (le era stato precentemente proposto Film Blu, ma non aveva accettato ritenendo il ruolo inadatto a lei). Il bellissimo finale è in realtà un post-scriptum. La sceneggiatura non lo prevedeva, ma il co-produttore Zanussi osservò che il finale originale lasciava troppe cose in sospeso.

COSA NON MI HA CONVINTO: pur con tutte le sue buone qualità, fra il Blu e il Rosso, questo Bianco rischia di fare la fine del vaso di coccio fra due vasi di ferro. E' un po' il destino delle commedie al cospetto dei drammi: infatti ai Festival vincono quasi sempre questi ultimi.

CURIOSITA': alla traccia 3, 4'30" circa, avviene il contatto fra Film Bianco e Film Blu: Julie entra nell'aula di tribunale dove si sta svolgendo l'udienza con Karol e Dominique. La stessa scena è presente, dal punto di vista opposto, anche in Film Blu. Oltre a Jerzy Stuhr (10) e a Janusz Gajos (4), vi sono almeno altri due attori che hanno partecipato al Decalogo: l'ispettore di polizia è lo stesso attore che interpreta l'ispettore nel Decalogo 10, mentre il notaio è Aleksander Bardini, che interpreta il ruolo del primario in Decalogo 2.

Ho visto Film Bianco in francese, ovvero nella lingua originale.


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