TRE COLORI: FILM ROSSO

TITOLO ORIGINALE Trois couleurs: Rouge
ANNO 1994
PAESE Francia - Polonia - Svizzera
REGIA Krzysztof Kieslowski
GENERE Commedia
ATTORI PRINCIPALI Irène Jacob, Jean-Louis Trintignant, Jean-Pierre Lorit, Frédérique Feder
DURATA - FOTOGRAFIA 95' - a colori
PRODUTTORE DVD mk2
Film rosso (Trois Couleurs: Rouge) - Kieslowski: Irène Jacob

 

 

Film rosso (Trois Couleurs: Rouge) - Kieslowski: Jean-Louis Trintignant
Film rosso (Trois Couleurs: Rouge) - Kieslowski: Irène Jacob
Film rosso (Trois Couleurs: Rouge) - Kieslowski: Irène Jacob
Film rosso (Trois Couleurs: Rouge) - Kieslowski

 


Punteggio assegnato al film: *****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****

Recensione del 29/8/2006

 

 

Qualità video: l'immagine è leggermente appannata, e non capisco se ciò sia dovuto alla ripresa, e quindi sia un effetto intenzionale, ma in ogni caso ci si abitua immediatamente.
Qualità audio: molto buona.
Lingue: Francese 5.1 Dolby Digital
Sottotitoli: -
Formato video: 1.85:1 16/9
Extra significativi: Kieslowski spiega alla moviola la tecnica dell'anticipazione utilizzata nel film; interviste a Irène Jacob, a Marin Karmitz, produttore e a Jacques Witta, montatore; making of.

Cofanetto di 3 dischi, in una bellissima confezione, acquistato in Francia (da noi non era ancora uscito e non ho saputo aspettare). L'equivalente italiano, che si basa sugli stessi materiali, con l'aggiunta, ovviamente, della nostra lingua, è edito dalla Bim.




COSA MI E' PIACIUTO: io detesto i film dalle trame complicate, dove succedono migliaia di cose, disposte in fila indiana con una modalità che sembra essere quella dell'estrazione a sorte. E adoro pertanto questo film, che è l'esatto opposto: i fatti e i personaggi sono in relazione fra loro come disposti su una scacchiera governata da una mente superiore che rispetta le regole del gioco, e quindi muove i pezzi secondo una logica precisa. La macchina da presa di Kieslowski sottolinea i legami e le affinità talvolta senza nemmeno far ricorso al montaggio. Il trionfo del rosso si celebra nella sequenza del bowling: la sala ha le pareti e le sedie rosse; Valentine, che indossa un golfino rosso, tira una palla rossa che mantenendosi perfettamente equidistante dalle due corsie laterali rosse abbatte tutti i birilli. Non c'è il tempo di compiacersi di questo bel gioco, che la camera inquadra un bicchiere rotto, che si riferisce a un'altra storia, appartenente a una persona che Valentine conosce solo di vista, ma che è simile a quella che il giudice, amico di Valentine, visse molti anni prima. E' un film di straordinaria continuità emozionale, geniale nella costruzione complessiva quanto prezioso in ogni dettaglio. Irène Jacob, già protagonista per Kieslowski de La doppia vita di Veronica, non può essere definita altrimenti che "luminosa", come il tocco di Walter Gieseking. Al contrario, Trintignant è crepuscolare, e ugualmente bravo. Bella la colonna sonora, di cui fa parte lo stesso brano di Van den Budenmayer (in realtà di Preisner) utilizzato nel Decalogo 9. E' l'unico film della Trilogia che contiene entrambi gli altri, nel finale che è come un ologramma (ove ogni parte di sé contiene tutte le altre parti). Ed è, purtroppo, anche l'ultimo film di Kieslowski, scomparso due anni dopo, il quale tuttavia aveva annunciato che non avrebbe più realizzato altri film.

COSA NON MI HA CONVINTO: -


Ho visto Film Rosso in francese, ovvero nella lingua originale.


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Nota sulle immagini