COSA MI E' PIACIUTO: 
          
          per darvi un'idea del livello del mio inglese, per anni ho creduto che 
          "Frenzy" fosse il nome del protagonista del film. Finché 
          non l'ho visto, continuando però a chiedermi quale dei personaggi 
          si chiamasse Frenzy. Bene, ora se per voi ho conservato un minimo di 
          credibilità potete seguitare a leggere. Nella filmografia di 
          Hitchcock Frenzy si distingue per la durezza di alcune immagini 
          e di alcuni dialoghi, tanto che è stato vietato ai minori di 
          14 anni. E' inutile chiedersi se il ricorso a certi espedienti fosse 
          proprio necessario: la crudezza della sequenza del primo omicidio crea 
          le premesse grazie alle quali la sequenza del secondo omicidio, la celebre 
          retrocessione giù per le scale che fu fra l'altro parodiata da 
          Mel Brooks in Alta tensione, sortisce un effetto così 
          potente. Lo schema narrativo è un classico: c'è un uomo 
          sospettato di numerosi omicidi, è anzi l'unico sospettato, tutte 
          le prove sono contro di lui, e continuano ad accumularsi. Gli unici 
          a sapere con certezza che l'assassino non è lui siamo noi spettatori, 
          e l'unico cuscinetto fra noi e i personaggi è rappresentato dagli 
          amici del sospettato, che gli credono sulla fiducia, e dalla moglie 
          dell'ispettore, che ignorando tutte le prove preconfezionate suggerisce 
          una logica che lo scagiona, restando inizialmente inascoltata (si è 
          giocata la reputazione affliggendo il marito con i suoi audaci esperimenti 
          di cucina francese, che rappresentano altresì un gustosissimo 
          angolo del buonumore). Nei film come questo, in cui i ruoli sono dichiarati 
          in partenza, la tensione non s'indebolisce nelle visioni ulteriori, 
          e anzi le repliche offrono la possibilità di apprezzare meglio 
          i meccanismi che la destano, quando questi - ed è il caso di 
          Frenzy - sono perfettamente congegnati. L'ultima battuta, "Mister 
          Rusk, vedo che non porta la cravatta", è un modo geniale 
          per calare il sipario su una vicenda di morti violente con un sorriso.
         
          
          COSA NON MI HA CONVINTO: -
        CURIOSITA': Hitchcock compare all'inizio, fra 
          le persone che avvistano il cadavere di una donna portato dalla corrente 
          del Tamigi.
         
        Ho visto Frenzy in lingua originale con 
          i sottotitoli in italiano.
        
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