IL LUNGO ADDIO

TITOLO ORIGINALE The Long Goodbye
ANNO 1973
PAESE Usa
REGIA Robert Altman
GENERE Giallo
ATTORI PRINCIPALI Elliot Gould, Nina Van Pallandt, Sterling Hayden, Mark Rydell, Henry Gibson, Jim Bouton
DURATA - FOTOGRAFIA 108' - colore
PRODUTTORE DVD MGM
Il lungo addio (The Long Goodbye) - Altman: Sterling Hayden

 

 

Il lungo addio (The Long Goodbye) - Altman
Il lungo addio (The Long Goodbye) - Altman: Elliot Gould
Il lungo addio (The Long Goodbye) - Altman: Sterling Hayden
Il lungo addio (The Long Goodbye) - Altman

 


Punteggio assegnato al film: ***
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **½

Recensione del 29/11/2007

 

 

Qualità video: migliora col trascorrere delle sequenze (o forse ci si abitua ai difetti), ma l'inizio è mediocre: colori sbiaditi con dominante verde, grana, contrasto fiacco. Discreta pulizia.
Qualità audio: discreta.
Lingue: Inglese, Italiano, Francese, Spagnolo, Tedesco Mono
Sottotitoli: le stesse lingue più l'olandese, lo svedese, il finlandese, il polacco, il norvegese, il danese, il greco e il romeno. L'inglese e il tedesco sono per non udenti.
Formato video: 2.35:1  16/9
Extra significativi: nessuno.

Edizione per il mercato britannico col titolo originale inglese.

 




COSA MI E' PIACIUTO: rispetto all'Hawks de "Il grande sonno", Altman non si mette in testa di risultare piacevole a tutti i costi, ma in fin dei conti diverte perché è lui il primo a divertirsi. All'inizio ci si chiede se non è un po' troppo spendere 10' di film per far capire che tipo è Marlowe, facendogli prendere la macchina alle tre del mattino per andare a comprare in un supermercato il cibo in scatola preferito dal suo gatto (e neanche lo trova), ma ci si rende presto conto come in questa introduzione sia abilmente incorporato l'avvio della storia, che contiene in nuce tutto il suo sviluppo successivo. Le scene di violenza sono giocose, ed il finale, che è diverso rispetto al romanzo originale di Chandler da cui è tratta l'ottima sceneggiatura, riassume allegramente lo spirito di tutto il film (non ci si aspetti una festa con la torta e i coriandoli, questo è un giallo, ed è Marlowe che indaga, non Topolino), chiudendo con mossa da campione tutti i conti in sospeso. I pregi della già lodata sceneggiatura (Leigh Brackett), oltre che in una trama complessa ma non astrusa, risiedono in una bella definizione dei personaggi e nella brillantezza dei dialoghi. Eccellenti gli attori. La fotografia rifugge ogni esibizionismo e anche qualsiasi aiuto alla creazione di un clima: l'unico autentico momento di ricerca della bella immagine è quello della discussione fra marito e moglie con il riflesso di Marlowe sulla vetrata (terzo fotogramma di questa pagina).

COSA NON MI HA CONVINTO: è cinema inteso come spettacolo, senza secondi fini. Leggero, dunque, ma se lo spettacolo è così ben fatto, evviva la leggerezza (magari alternata a qualcos'altro, ma a questo provvederò io nella scelta del prossimo film da vedere).

Ho visto Il lungo addio in inglese con i sottotitoli in italiano.


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Nota sulle immagini