IL MUCCHIO SELVAGGIO

TITOLO ORIGINALE The Wild Bunch
ANNO 1969
PAESE Usa
REGIA Sam Peckinpah
GENERE Western
ATTORI PRINCIPALI William Holden, Ernest Borgnine, Robert Ryan, Edmond O'Brien, Warren Oates
DURATA - FOTOGRAFIA 139' - a colori
PRODUTTORE DVD Warner - Ciak Cult Movie
Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch) - Peckinpah

 

 

Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch) - Peckinpah
Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch) - Peckinpah
Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch) - Peckinpah
Il mucchio selvaggio (The Wild Bunch) - Peckinpah

 


Punteggio assegnato al film: **½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***

Recensione del 5/4/2007

 

 

Qualità video: ottima. Immagine pulita, colori sobri e naturali.
Qualità audio: molto buona.
Lingue: Inglese 5.1, Italiano 1.0
Sottotitoli: italiano, inglese, ebraico, olandese, arabo, bulgaro, rumeno; italiano e inglese per non udenti
Formato video: 2.40:1  16/9
Extra significativi: traccia audio di commento del produttore e di alcuni degli autori (in inglese senza sottotitoli).



COSA MI E' PIACIUTO: grandi scenari naturali, con più d'una ripresa alla Eisenstein (i grandi cieli che sovrastano i piccoli uomini, confinati nel decimo inferiore dell'inquadratura, oppure gli uomini a cavallo e le loro ombre ritagliati nel bianco accecante della terra sabbiosa), straordinaria prova degli attori, in particolar modo di Holden e Borgnine. Le due sparatorie di apertura e di chiusura sono molto spettacolari: nel '69 suscitarono molto scalpore per la cruda fisicità della violenza, ma ancora oggi fanno un certo effetto. Nella sua parte "messicana" il film si veste da documentario del "National Geographic", non senza efficacia, pur limitando la sua incursione all'ambito figurativo. La regia di Peckinpah è maestosa: domina con pari padronanza l'illustrazione del dettaglio e la complessità della forma globale dell'opera.

COSA NON MI HA CONVINTO: i titoli di testa sono esasperanti. La tecnica del fermo immagine "solarizzato" in bianco e nero è originale, ma ci tiene in ostaggio per 5'40". E' anche un modo per avvisarci che i tempi saranno lunghi. Per la critica americana è un "classico americano", per quella europea è un film anomalo per essere americano. Io mi trovo, infelicemente, nel mezzo: l'espressione "classico americano" non m'ispira alcun entusiasmo, soprattutto a causa del fatto che è piuttosto azzeccata, e le anomalie non riesco a coglierle del tutto. E' un film violento che non lascia affiorare i valori che lo alimentano attraverso la narrazione, ma li rilascia didascalicamente, in modo un po' schematico, come se fossero dei cartelli. E sono anche penalizzato dalla mia freddezza riguardo al genere western: un'ammissione che spero mitigherà almeno in parte l'indignazione di molti nel leggere queste righe.

Ho visto Il mucchio selvaggio in inglese con i sottotitoli in italiano.


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