IL SETTIMO SIGILLO

TITOLO ORIGINALE Det sjunde inseglet
ANNO 1956
PAESE Svezia
REGIA Ingmar Bergman
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Max von Sidow, Gunnar Björnstrand, Nils Poppe, Bibi Andersson, Bengt Ekerot
DURATA - FOTOGRAFIA 92' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Tartan
Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) - Ingmar Bergman

 

 

Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) - Ingmar Bergman
Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) - Ingmar Bergman
Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) - Ingmar Bergman
Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) - Ingmar Bergman

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ****½
Punteggio assegnato da voi: ****½
 Det sjunde inseglet
(1957) on IMDb

Recensione del 16/8/2004

 

 

Qualità video: eccellente.
Qualità audio: solo un momento di distorsione nell'infuriare del canto del Dies Irae, per il resto bene.
Lingue: Svedese 2.0 Dolby Digital
Sottotitoli: inglese
Formato video: apparentemente 1.33:1 4/3
Extra significativi: solo testo: alcune note di Ronald Bergan, e un lungo estratto dal libro di Bergman "Images - My Life in Film" che riguarda la nascita de Il settimo sigillo e la sua precipitosa e disagevole realizzazione.

Ho acquistato il dvd presso Play.com, dove a rotazione ribassano il prezzo di alcuni titoli della "Bergman Collection" della Tartan.


COSA MI E' PIACIUTO: l'immagine simbolo del film è inevitabilmente, per tutti, la morte interpretata da Bengt Ekerot. Come dice molto giustamente Bergman nel libro al quale ho accennato sopra, non era facile presentare un attore con la faccia impiastricciata di bianco, vestito di nero, che dice "Io sono la morte", e rendere ciò accettabile a tutti. Agghiacciante la risposta della Morte ad Antonius che è perennemente assetato di conoscenza: "Io non so nulla". Ci sono molte invenzioni figurative degne di memoria, e anche un momento di autentica strizza - se mi si consente il termine - quando Jöns, lo scudiero di Antonius, chiede un'indicazione a un signore un po'... assorto. Bel personaggio, questo Jöns, e mirabilmente interpretato da uno degli attori più fedeli a Bergman (credo che Björnstrand compaia in almeno una decina di suoi film). Molto bravo, naturalmente, anche Max von Sidow. Luminosa Bibi Andersson. E a proposito di luce, grande fotografia.

COSA NON MI HA CONVINTO: ho sempre avuto l'impressione che il film risenta del poco tempo che Bergman ebbe a disposizione (36 giorni!), e che quindi non tutti gli elementi (e che elementi... la morte, Dio, la funzione dell'arte, la famiglia) abbiano avuto modo di combinarsi in maniera perfetta.

Ho visto Il settimo sigillo in svedese con i sottotitoli in inglese. I sottotitoli si possono togliere... ma vi resta lo svedese. Bella lingua, più musicale dell'inglese (beh, ci vuole così poco), e alla distanza qualche parola la si impara anche, ma senza i sottotitoli è notte fonda, e ci si dovrebbe accontare di ammirare la bellezza delle immagini. I dialoghi sono abbastanza fitti, e l'ideale forse sarebbe vedere il film una volta con i sottotitoli, e poi, magari la sera successiva, rivederlo senza. In ogni caso, tutto, ma non la versione italiana, con von Sidow doppiato dalla stessa voce di Gary Cooper, John Wayne, Gregory Peck, e centinaia di altri attori. Von Sidow ha una voce che non ti aspetti. Poi ci si abitua, ma il primo impatto desta un certo sconcerto.


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