INTOLERANCE

TITOLO ORIGINALE Intolerance
ANNO 1916
PAESE Usa
REGIA David Wark Griffith
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Mae Marsh, Robert Harron, Constance Talmadge, Margery Wilson, Lillian Gish, Alfred Paget
DURATA - FOTOGRAFIA 177' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Eureka Video
Intolerance - Griffith

 

 

Intolerance - Griffith
Intolerance - Griffith
Intolerance - Griffith
Intolerance - Griffith

 


Punteggio assegnato al film: **½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **

Recensione del 5/8/2005

 

 

Qualità video: accettabile, considerando che Intolerance si avvia a festeggiare il centenario, e che il restauro è stato effettuato partendo dalle copie disponibili, mentre il negativo originale è andato perduto.
Qualità audio: colonna musicale eseguita all'organo in tempi recenti. Pertinente ma molto ripetitiva.
Lingue: cartelli originali in lingua inglese
Sottotitoli: -
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: c'è la possibilità di seguire separatamente ciascuna delle quattro storie, se la prospettiva di assistere a un film muto di tre ore vi spaventa. Però a me non sembra una grande idea.


COSA MI E' PIACIUTO: 1916, ci pensate? E per certi aspetti è un'opera modernissima. Griffith ha veramente dettato la grammatica del cinema a generazioni di autori e registi fino ai nostri giorni, e i suoi sono gli unici film di quel periodo nei quali gli attori non sembrino tutti in posa davanti alla macchina da presa in attesa di una foto. Il progetto è grandioso: quattro storie di epoche diverse con un unico filo conduttore, richiamato dal titolo, che si alternano a un ritmo sempre più serrato, come se il respiro si accorciasse. E il finale tiene davvero col fiato sospeso: ce la faranno i nostri eroi? Non è la semplice curiosità dell'appassionato di antiquariato cinematografico. Ma anche l'esecuzione del progetto è impressionante: tutta quella gente nella stessa inquadratura oggi la si mette solo con la grafica computerizzata, costa migliaia di volte meno. Per la complessità dell'operazione, per le dimensioni delle opere, e per la ricerca dell'innovazione tecnica, accosterei Intolerance a Napoléon di Abel Gance. In ambedue i casi non esiste una versione definitiva, ma bensì differenti montaggi di lunghezza variabile.

COSA NON MI HA CONVINTO: Intolerance non ebbe allora un grande successo, né di critica né di pubblico. Se oggi possiamo quantomeno apprezzare la sua importanza concreta, e non museale, per la storia del cinema, oggi come allora è difficile non lamentare la estenuante lunghezza del film (io sono stato agevolato dalla rottura del lettore, che mi ha costretto a spezzare la visione in due serate), e l'approssimazione con cui viene definito il tema comune alle quattro storie.

CURIOSITA': la grande Lillian Gish è l'eterna madre che culla il suo bambino negli stacchi da una storia all'altra.

NOTA: non è necessario rompere il lettore dvd per spezzare la visione in più serate. Il mio lettore si è rotto per conto suo: non è che poi venite a chiedermi i danni...

Ho visto Intolerance nell'unico modo possibile, cioè con i cartelli originali in lingua imglese.


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