L'ALTRO UOMO

TITOLO ORIGINALE Strangers on a Train
ANNO 1951
PAESE Usa
REGIA Alfred Hitchcock
GENERE Thriller
ATTORI PRINCIPALI Robert Walker, Farley Granger, Ruth Roman, Patricia Hitchcock
DURATA - FOTOGRAFIA 97' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Warner
L'altro uomo (Strangers On A train) - Hitchcock

 

 

L'altro uomo (Strangers On A train) - Hitchcock
L'altro uomo (Strangers On A train) - Hitchcock
L'altro uomo (Strangers On A train) - Hitchcock
L'altro uomo (Strangers On A train) - Hitchcock

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ****
Punteggio assegnato da voi: ****
 Strangers on a Train
(1951) on IMDb

Recensione del 17/1/2005

 

 

Qualità video: buona, nonostante la cattiva impressione destata dai titoli di testa. Buon dettaglio e gran pulizia.
Qualità audio: sufficiente
Lingue: Inglese, Italiano, Francese Mono
Sottotitoli: le stesse lingue più altre sette (fra cui il bulgaro)
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: più che un bonus, un autentico raddoppio: sul secondo lato del dvd c'è infatti la versione britannica, che è un po' meno pulita di quella americana e che dura due minuti in più. Per sapere quali sono le scene aggiunte nella versione alternativa avrei dovuto riguardare di nuovo tutto il film. Un'altra volta, magari. Nella versione britannica l'audio è solo in inglese.

Ho acquistato l'edizione per il mercato britannico, con il titolo originale inglese "Strangers on a Train", che non solo offre l'audio e i sottotitoli in italiano, ma ha anche, per quanto possa servire, il menù principale nella nostra lingua.




COSA MI E' PIACIUTO: l'impressione che questo film mi desta al cadere della parola "Fine" è la stessa di quei concerti in cui abbiamo ascoltato un interprete famoso e da noi amato, mettiamo un Pollini, cimentarsi in un repertorio arcinoto ma che non ci stanchiamo mai di riascoltare. Nessuna sorpresa, quindi, ma tanta emozione nel ricevere un'altra conferma che quell'interprete e quel repertorio li amiamo e continueremo ad amarli per ben fondate ragioni. L'altro uomo appartiene al filone tutto hitchcockiano del thriller come esercizio di stile: lo spunto originale è ben scelto, ma ha la credibilità di un caso del signor Brando, sicché la buona riuscita del lavoro sta tutta nell'elaborazione. La sceneggiatura di Raymond Chandler, tratta da un romanzo di Patricia Highsmith, è eccellente, e mette Hitchcock del tutto a suo agio. E quando tutto funziona al meglio, il nostro fa scintille. A cominciare dallo stato di grazia indotto negli interpreti, fra i quali spicca a mio avviso Robert Walker. Vi sono alcune sequenze indimenticabili, e se uso questo aggettivo così logoro ho le mie buone ragioni: avevo visto il film da ragazzino, e certe scene mi sono tornate in mente con l'emozione di quando vi si ridesta nel cervello un ricordo che giaceva inerte da secoli. Fra le grandi invenzioni, citerò il ritorno a casa di Guy ripreso con la camera messa in diagonale, per sottolineare il turbamento e il disagio del tennista quantunque alle prese con un gesto banale come quello di aprire la porta di casa sua, e la giostra che gira a mille all'ora.

COSA NON MI HA CONVINTO: un dettaglio tecnico: quando la giostra si mette a girare velocemente, e anche quando sta per essere fermata, si nota troppo distintamente l'accelerazione della ripresa. Una cosuccia, ma in un insieme di commovente perfezione, si nota.

CURIOSITA': è strano che una ragazza dall'aspetto più simpatico che sfavillante come Pat Hitchcock (figlia di Alfred) potesse essere la sorella di una bellezza autentica come Ruth Roman, ma a Hitchcock piaceva mostrare come la natura ami prendersi gioco di noi.

Ho visto L'altro uomo in inglese con i sottotitoli in italiano.


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