COSA MI E' PIACIUTO:
Rohmer ha trasposto in immagini, quasi una serie di tavole, ma senza
cornice (la musica è pressoché assente), una novella di von Kleist,
riportandovi i dialoghi originali quasi letteralmente, ma inoculandovi
altresì la consueta naturalezza del suo modo di raccontare, sicché
pur essendo un film in costume, a nessuno verrebbe in mente di etichettarlo
come tale. La letterarietà dei dialoghi, lungi dall'impagliare i
personaggi in figurine da museo, risulta piacevolissima perché l'accuratezza
si risolve in spontanea eleganza. Gli attori sono perfettamente a
loro agio nel bilanciare il registro drammatico e quello umoristico.
Bruno Ganz emerge per la singolarità del suo modo di recitare, che
suscita, almeno in me, un'immediata simpatia. Splendida fotografia
in cui tende a dominare l'avorio, come in certe stampe neoclassiche.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
Ho visto La marchesa von... in tedesco
(che è la lingua in cui il film è recitato in presa diretta) con
sottotitoli in inglese.
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