LA VITA E' BELLA

TITOLO ORIGINALE La vita è bella
ANNO 1997
PAESE Italia
REGIA Roberto Benigni
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Giorgio Cantarini, Giustino Durano, Giuliana Lojodice
DURATA - FOTOGRAFIA 120' - colore
PRODUTTORE DVD Cecchi Gori
La vita è bella - Roberto Benigni

 

 

La vita è bella - Roberto Benigni
La vita è bella - Roberto Benigni
La vita è bella - Roberto Benigni
La vita è bella - Roberto Benigni

 


Punteggio assegnato al film: ***
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½

Recensione del 22/6/2004

 

 

Qualità video: ottima
Qualità audio: molto buona
Lingue: Italiano Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: in italiano per non udenti, in inglese
Formato video: 1.85:1  anamorfico
Extra significativi: un documentario di 25' con immagini sul set e brevi interviste, interessante; la perla di questo dvd: le premiazioni agli Oscar, a Cannes, alla Bafta e ai David di Donatello, con Benigni scatenato che lancia proclami inauditi in inglese e in francese, e i grandi attori e registi presenti che piangono per il gran ridere e per la commozione.

Posseggo l'edizione "I grandi film", con un solo disco.

 



COSA MI E' PIACIUTO: sarà già stato detto milioni di volte, ma mi unisco volentieri alla moltitudine: è ben noto quanto sia più difficile far ridere che commuovere, ma far ridere con un film tragico è un'impresa non comune, e Benigni con La vita è bella l'ha realizzata. Fra le due parti del film, nettamente distinte, la più riuscita è la seconda. Nella prima si dovrebbe soltanto ridere, e nella seconda soltanto piangere, invece la prima metà serve a Benigni per giustificare la seconda: avendo spiegato a tutti di che personaggio stiamo parlando, ognuno riterrà accettabile e anzi a maggior ragione emozionante ciò a cui assisterà dopo. Nella prima parte la sequenza comica più fulgente è quella del discorso sulla razza tenuto in una scuola elementare nelle vesti di un ispettore ministeriale. E' strettamente collegata alla scena in cui, nella camerata del lager, fa da interprete a modo suo per i nuovi arrivati. Nel complesso l'interpretazione dell'attore Benigni è colossale: sa passare da un registro all'altro con facilità estrema, e non in virtù della forza dell'incoscienza e dell'istinto, ma principalmente grazie alla sua intelligenza e alla sua profonda cultura. Ottima la scelta di girare ad Arezzo, che è una città bellissima ma non universalmente nota quanto altre città toscane come Firenze o Siena, per esempio. Bella fotografia, e belle musiche (premiate con l'Oscar, come il film e come Benigni attore) composte da Nicola Piovani, il cui linguaggio come sempre è semplice, essenziale, riconoscibile, e aggiunge qualcosa alla narrazione.


COSA NON MI HA CONVINTO: il Benigni regista non ha ancora la maturità né del Benigni attore, né del Benigni autore. Soprattutto credo che dovrebbe essere più esigente nei confronti degli altri attori. A volte ho la sensazione che sia talmente abbagliato dall'amore per sua moglie Nicoletta Braschi da non osare suggerirle nulla. Nella scena in cui dice al ragazzino di nascondersi fino all'indomani, si vede chiaramente che gli suggerisce tutte le battute. La già elogiata musica di Piovani nella prima mezz'ora è in qualche occasione un po' troppo presente.


NOTE ULTERIORI: (11/11/2004) ieri sera ho visto su LA7 una bella intervista a Paolo Conte nell'ambito della trasmissione "25ma ora", e ho potuto scoprire a chi pensava Benigni quando ha ideato il personaggio dell'ufficiale tedesco con la passione per gli indovinelli. Pensava, appunto, a Paolo Conte, suo amico e compagno di enigmistica: Conte e Benigni sono soliti telefonarsi per proporsi reciprocamente nuovi enigmi, e qualche volta capita, proprio come nel film, che uno dei due si faccia vivo con la soluzione di un gioco propostogli dall'altro mesi prima.

Ho visto La vita è bella in italiano senza sottotitoli.


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