IL BANDITO DELLE UNDICI

TITOLO ORIGINALE Pierrot le fou
ANNO 1965
PAESE Francia
REGIA Jean-Luc Godard
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Jean-Paul Belmondo, Anna Karina
DURATA - FOTOGRAFIA 105' - colore
PRODUTTORE DVD DVDY - Studio Canal - Opening
Pierrot le Fou (Il bandito delle undici) - Jean-Luc Godard (Jean-Paul Belmondo, Anna Karina)

 

 

Pierrot le Fou (Il bandito delle undici) - Jean-Luc Godard (Jean-Paul Belmondo, Anna Karina)
Pierrot le Fou (Il bandito delle undici) - Jean-Luc Godard (Jean-Paul Belmondo, Anna Karina)
Pierrot le Fou (Il bandito delle undici) - Jean-Luc Godard (Jean-Paul Belmondo, Anna Karina)
Pierrot le Fou (Il bandito delle undici) - Jean-Luc Godard (Jean-Paul Belmondo, Anna Karina)

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***

Recensione del 12/4/2004

 

 

Qualità video: buona
Qualità audio: buona (la tecnica del collage di questo film estesa anche alla colonna sonora fa percepire il montaggio, con la comparsa e la scomparsa dei fruscii, ma non ci si può fare molto)
Lingue: Francese mono (lo so, c'è solo il francese, ma chissà cos'avranno combinato nella versione italiana: non voglio neanche saperlo)
Sottotitoli: nessuno (peccato, in certi momenti avrebbero dato un piccolo aiuto, ma questo è un prodotto francese destinato principalmente al pubblico francese)
Formato video: 2.35:1  16/9 compatibile 4/3
Extra significativi: critiche dell'epoca (testo), un breve documentario sul produttore Beauregard.

Il dvd è acquistabile ad un prezzo molto basso (secondo i momenti 3 o 4 euro), presso cdiscount.




COSA MI E' PIACIUTO: qualche tempo fa, dopo aver visto insieme "Lo specchio" di Tarkovskij, un mio amico mi chiese "C'era qualcosa da capire?" "Secondo me no" gli risposi. "Allora mi è piaciuto", fu la sua perentoria conclusione. Siccome ho visto "Pierrot le fou" in solitudine, questo dialogo me lo sono riproposto da solo. Credo che sia un film pericolosamente in bilico tra il pretenzioso e il poetico, e nell'animo e nella mente di ogni spettatore esso cadrà da una parte o dall'altra, inevitabilmente. Non credo che l'indifferenza si addica a un'opera come questa. E' un film fatto di sensazioni più che di idee, le idee semmai se le farà chi lo guarda e lo ascolta. E' un continuo collage, di immagini, di suoni, di citazioni letterarie, di colori (i colori sono molto importanti). Belle le musiche (di Antoine Duhamel e Boris Bassiak), e utilizzate in modo geniale. Magnifici i due attori. Ed è un film da rivedere cento volte, perché il suo percorso non lineare (nel linguaggio, la trama è lineare ma è anche, tutto sommato, un pretesto) offrirà un'esperienza ogni volta differente.

COSA NON MI HA CONVINTO: per me la mancanza di logica apparente, in un film, non costituisce un problema, sicché non saprei di cosa lamentarmi. Semmai mi lamento con me stesso per il fatto di non conoscere la lingua francese così bene da comprendere perfettamente la totalità dei dialoghi. D'altro canto i sottotitoli in un film come questo minerebbero in parte la purezza della fruizione, distraendo lo spettatore dalla necessaria continuità nella percezione delle immagini.

Ho visto Il bandito delle undici nell'unico modo possibile, con la traccia audio originale senza sottotitoli.

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Nota sulle immagini