STALAG 17

TITOLO ORIGINALE Stalag 17
ANNO 1953
PAESE Usa
REGIA Billy Wilder
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI

William Holden, Peter Graves, Robert Strauss, Harvey Lembeck, Don Taylor, Otto Preminger, Richard Erdman, Robinson Stone, Sig Ruman

DURATA - FOTOGRAFIA 115' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Paramount
Stalag 17 - Billy Wilder

 

 

Stalag 17 - Billy Wilder
Stalag 17 - Billy Wilder
Stalag 17 - Billy Wilder
Stalag 17 - Billy Wilder

 


Punteggio assegnato al film: **½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **

Recensione del 19/2/2010

 

 

Qualità video: non esaltante, poco contrastato.
Qualità audio: accettabile.
Lingue: Inglese, Italiano, Tedesco, Spagnolo Dolby Digital Mono
Sottotitoli: le stesse lingue più altre 19.
Formato video: 1.33:1 4/3
Extra significativi: -

Edizione per il Regno Unito.

 


DI COSA SI TRATTA: un gruppo di prigionieri americani in un campo di concentramento tedesco alle prese con una spia.

COSA MI E' PIACIUTO: dapprima, il solido mestiere di Billy Wilder nell'ambientare una commedia buffonesca e ridanciana niente meno che in un campo di prigionia, ma poi, soprattutto, l'abilità nel trasformare la commedia in qualcosa di molto diverso. Un thriller, con un falso colpevole dato in pasto ai personaggi della storia e al pubblico. E anche come thriller, il film è più che solido. Fra gli attori, spicca William Holden, che fu premiato con l'Oscar. Fra le molte battute di spirito, le migliori sono quelle senza intenti satirici (l'ufficiale tedesco: "Delle tende starebbero benissimo in questa baracca. Non le avrete"), e poi ci sono due o tre "tormentoni" ben giocati: il prigioniero chiamato Animal che è innamorato di una famosa attrice, l'altro che riceve la lettera dalla moglie che gli comunica di aver trovato sulla soglia di casa un bebé che assomiglia tutto a lei, e lo prega ripetutamente di crederlo, cosicché lui nel corso del film si ripete più volte "Io ci credo, ci credo!", con stoica mancanza di ironia; quello che imita gli attori famosi. Buon finale, come sempre in WIlder...

COSA NON MI HA CONVINTO: ...anche se la battuta conclusiva è solo carina, non fulminante come le altre volte. La svolta avviene circa a metà film, e fino ad allora gli autori sembrano troppo impegnati a rendere l'intera situazione divertente a tutti i costi, non sempre con successo. Aggiungo che l'origine teatrale è nel complesso molto evidente, con tutti quei dialoghi da camera (o da baracca, per essere più precisi), e quel succedersi di scene corali in un francobollo.

CURIOSITA': Otto Preminger è veramente il regista Otto Preminger, non un suo omonimo. Lui e WIlder erano entrambi austriaci e nati nel 1906. Il titolo italiano completo sarebbe Stalag 17 - L'inferno dei vivi, e mi comprenderete se ho deciso di troncarlo.

Ho visto Stalag 17 in inglese con sottotitoli in italiano.


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Nota sulle immagini