TUTTI A CASA

TITOLO ORIGINALE Tutti a casa
ANNO 1960
PAESE Italia
REGIA Luigi Comencini
GENERE Guerra
ATTORI PRINCIPALI Alberto Sordi, Serge Reggiani, Martin Balsam, Nino Castelnuovo, Carla Gravina, Didi Perego, Eduardo De Filippo, Claudio Gora, Alex Nicol, Jole Mauro
DURATA - FOTOGRAFIA 117' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Filmauro
Tutti a casa, di L. Comencini

 

 

Tutti a casa, di L. Comencini
Tutti a casa, di L. Comencini
Tutti a casa, di L. Comencini
Tutti a casa, di L. Comencini

 


Punteggio assegnato al film: ***
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***

Recensione del 5/1/2010

 

Qualità video: ottima, grazie a un buon lavoro di restauro
Qualità audio: buona.
Lingue: Italiano Mono
Sottotitoli: -
Formato video: 1.85:1  16/9
Extra significativi: alcuni brevi filmati dell'Istituto Luce e un ancor più breve saggio di confronto fra la versione originale e quella restaurata.


DI COSA SI TRATTA: all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre, lo sbandamento dei militari italiani, per la maggior parte volti a riconquistare il rifugio delle loro mura domestiche.

COSA MI E' PIACIUTO: è un film che racconta la storia dei molti che trovatisi all'improvviso senza un riferimento scelsero, o perché non vedevano alternative, o perché logorati dagli anni passati al fronte e pensavano di averne legittimamente abbastanza, di sottrarsi alla pugna dai contorni ormai incerti. Ad Alberto Sordi, che molto probabilmente all'epoca si poteva considerare il divo per eccellenza del cinema italiano, è stato cucito addosso un personaggio complesso, in costante evoluzione lungo il percorso della narrazione. Benché tale personaggio sia sempre palesemente emergente nella scena corale della tragedia collettiva del post-armistizio, Sordi ha la modestia di non mangiarsi tutti gli altri, anche perché il cast di contorno è di tutto rispetto, a cominciare da Serge Reggiani. L'ambientazione è precisa pur nella relativa sobrietà dei mezzi spiegati (a parte il finale napoletano), e il racconto vi si adagia in modo convincente, grazie alla già citata bravura degli interpreti e alla spontaneità dei dialoghi. Fra gli spunti umoristici, da ricordare la fuga dalla chiesa coperta dalle preghiere dei fedeli. Anche gli attori stranieri, poi doppiati, si sono impegnati quasi sempre a pronunciare le loro battute in italiano, almeno quando erano ripresi in primo piano: apprezzabile segno di accuratezza. Bei paesaggi italiani.

COSA NON MI HA CONVINTO: manca il colpo del k.o., ovvero una scena che emerga dal pur solido tessuto del film e lo faccia ricordare indelebilmente, anche se onestamente è difficile scorgere vere e proprie cadute di tono (a me personalmente è piaciuto poco il duetto fra la Gravina in primo piano e Castelnuovo sullo sfondo, ma non si può ritenere oggettivamente scorretto o fiacco). Le non infrequenti scene di combattimento risultano poco spettacolari e talora quasi approssimative.


Ho visto Tutti a casa in italiano.


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Nota sulle immagini