UNA FRAGILE ARMONIA

TITOLO ORIGINALE A Late Quartet
ANNO 2012
PAESE Usa
REGIA Yaron Zilberman
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Christopher Walken, Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Mark Ivanir, Imogen Poots, Liraz Charhi, Madhur Jaffrey
DURATA - FOTOGRAFIA 101' - colore
PRODUTTORE DVD Good FIlms - Koch Media
Una fragile armonia (A Late Quartet) - Zilberman

 

 

Una fragile armonia (A Late Quartet) - Zilberman
Una fragile armonia (A Late Quartet) - Zilberman
Una fragile armonia (A Late Quartet) - Zilberman
Una fragile armonia (A Late Quartet) - Zilberman

 


Punteggio assegnato al film: **
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **½

Recensione del 3/2/2014

 

Qualità video: molto buona
Qualità audio: molto buona
Lingue: Italiano DTS e DD 5.1, Inglese DD 5.1
Sottotitoli: italiano per non udenti (ironico, per un film basato su musiche dell'ultimo Beethoven)
Formato video: 2.35:1  16/9
Extra significativi: -

 




DI COSA SI TRATTA: vita e amori di un quartetto d'archi.

COSA MI E' PIACIUTO: benché il tema non sia nuovo, è comunque interessante perché il quartetto è visto come una famiglia estesa, la cui coesione è minata dall'ambizione personale di ciascuno dei suoi membri e dal conflitto fra l'orbita degli affetti per le persone e quella dell'amore per il proprio lavoro, che in questo caso è la musica. E che musica: la spina dorsale non solo sonora del film è il mirabile Quartetto in do diesis minore Op. 131 di Beethoven. Zilberman è un documentarista con la passione per la musica da camera, e dalle attenzioni, a volte un po' didascaliche, che le rivolge, si capisce che la sua passione è autentica. Bravi gli attori, fra i quali emerge C. Walken, il violoncellista. Il finale è azzeccato.

COSA NON MI HA CONVINTO: la sceneggiatura nel suo complesso è ai livelli di una soap opera americana. Non è tanto la prevedibilità della trama che mi disturba, anche perché in fondo non si tratta di un thriller, quanto quella della scrittura e delle scelte pratiche. Ma la tipa di cui s'innamora il secondo violino doveva essere proprio una ballerina di flamenco? Perché non una linotipista o una riparatrice di telecomandi? Il litigio fra madre e figlia è di una pochezza e di una ovvietà imbarazzanti. Per esempio, una madre e una figlia nella vita reale non usano aggettivi come "crudele" senza chiedersi immediatamente dopo come cavolo stanno parlando. L'altro litigio, quello fra marito secondo violino e moglie violista, sembra generato in automatico da un computer sputa-novelas. La violoncellista subentrante è palesemente l'unica che suona davvero, solo che non ha senso che mentre gli altri tre sono compassatissimi, lei si agiti in quel modo.

Ho visto Una fragile armonia in inglese con i sottotitoli in italiano.


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