LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE

TITOLO ORIGINALE Vertigo
ANNO 1958
PAESE Usa
REGIA Alfred Hitchcock
GENERE Thriller
ATTORI PRINCIPALI James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes
DURATA - FOTOGRAFIA 124' - colore
PRODUTTORE DVD Universal
La donna che visse due volte (Vertigo) - Alfred Hitchcock (James Stewart, Kim Novak)

 

 

La donna che visse due volte (Vertigo) - Alfred Hitchcock (James Stewart, Kim Novak)
La donna che visse due volte (Vertigo) - Alfred Hitchcock (James Stewart, Kim Novak)
La donna che visse due volte (Vertigo) - Alfred Hitchcock (James Stewart, Kim Novak)
La donna che visse due volte (Vertigo) - Alfred Hitchcock (James Stewart, Kim Novak)

 


Punteggio assegnato al film: *****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: *****
Punteggio assegnato da voi: *****
 Vertigo
(1958) on IMDb

Recensione dell' 11/10/2005

 

 

Qualità video: buona, frutto di un accurato restauro completato nel 1997, video e audio. Più che un restauro, una ricostruzione del progetto originale.
Qualità audio: eccellente.
Lingue: Inglese 5.1, Italiano, Spagnolo e Francese Mono, Tedesco Dolby Surround
Sottotitoli: inglese, francese, tedesco, olandese, portoghese, svedese, norvegese, finlandese, danese, polacco e ceco
Formato video: 1.85:1  16/9 anamorfico
Extra significativi: un documentario di circa 30' che contiene alcune interessanti spiegazioni circa il restauro, e interviste altrettanto interessanti a vari personaggi, fra i quali l'immancabile figlia di Hitchcock, Kim Novak (che è ancora bellissima) e Martin Scorsese. L'audio è in inglese, con sottotitoli in inglese, francese e tedesco. Poi c'è una traccia audio di commento, a cura del produttore, dei responsabili del restauro, e di altri personaggi che hanno avuto a che fare col film (sottotitoli in inglese).

 


COSA MI E' PIACIUTO: i thriller di Hitchcock si possono dividere di solito in due categorie: quelli in cui lo spettatore è all'oscuro della verità, e quelli in cui sono i protagonisti a non conoscerla. In Vertigo abbiamo la fusione dei due generi, e la miscela è mirabilmente preparata, perché nei primi 80' la storia procura una tensione indicibile, e dal momento in cui noi sappiamo, ma il protagonista no, trascorrono soltanto altri 42' (titoli di coda a parte). E allora siamo presi dalla curiosità di vedere come John scoprirà a sua volta la verità, ma contemporaneamente siamo coinvolti dal turbinoso evolversi della storia d'amore, elemento d'unione corroborato dalla splendida colonna sonora di Bernard Herrmann, che si rifà - con molta classe - al clima espressivo del Tristano di Wagner.
L'impianto onirico del racconto è scombussolante, e rende inevitabile il nostro coinvolgimento, anche perché i personaggi sono disegnati con tale nitore, e così ben interpretati, da indurci a far nostro il sogno di questo film. Se è vero che una delle qualità più importanti di un'opera d'arte è la sincerità, e per me lo è, Vertigo è una grande opera d'arte. E la sua essenza è così stratificata - un po' come i tronchi delle sequoie che si vedono in una scena del film - che l'emozione non si attenua nelle ulteriori visioni, anche se lo stordimento della prima volta dinnanzi al mistero è irripetibile. Da ricordare gli stupefacenti titoli di testa, che attraverso arditi e innovativi effetti speciali anticipano i temi del film.

COSA NON MI HA CONVINTO: -

Ho visto La donna che visse due volte in inglese con i sottotitoli in inglese (non ci sono purtroppo quelli in italiano).


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