ZELIG

TITOLO ORIGINALE Zelig
ANNO 1983
PAESE Usa
REGIA Woody Allen
GENERE Satirico
ATTORI PRINCIPALI Woody Allen, Mia Farrow
DURATA - FOTOGRAFIA 77' - a colori e in bianco e nero
PRODUTTORE DVD MGM
Zelig - Woody Allen

 

 

Zelig - Woody Allen (Mia Farrow)
Zelig - Woody Allen
Zelig - Woody Allen
Zelig - Woody Allen

 


Punteggio assegnato al film: ****½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ****
Punteggio assegnato da voi: ****
 Zelig
(1983) on IMDb

Recensione del 5/6/2004

 

 

Qualità video: buona. Ma se anche non lo fosse, chi distinguerebbe i guasti della pellicola autentici da quelli simulati?
Qualità audio: buona.
Lingue: Inglese, Italiano, Francese, Tedesco e Spagnolo mono
Sottotitoli: nelle stesse lingue, più l'olandese
Formato video: 1.85:1 16/9
Extra significativi: nessuno




COSA MI E' PIACIUTO: Woody Allen ruba il mestiere al re delle parodie cinematografiche, Mel Brooks, scimmiottando un genere di cui mai ci si sarebbe aspettati di vedere un'imitazione satirica, né sembrava possibile ottenere un risultato, anche sotto il profilo tecnico, di questo livello. Zelig è un gioiello di satira, ma anche di pura comicità (per esempio quando Zelig reagisce al cambio di strategia della dottoressa Fletcher, sentendosi male, o quando lo si vede in lontananza malmenare gli psichiatri coi quali ha appena avuto una divergenza d'opinione sul tempo), servito in una confezione frutto di alto virtuosismo tecnico, nella scrittura e nella realizzazione. Ci sono grandissime battute (Zelig che in stato di ipnosi racconta dei soprusi a catena subiti nella sua infanzia, compresa la tentata estorsione del rabbino che vorrebbe insegnargli l'ebraico, il sindaco che chiudendo il suo discorso auspica un futuro popolato da grandi dottori e da grandi pazienti), e splendide gags a livello visuale (un esempio fra i tanti, quando Zelig sta lavando l'automobile, e si gira ripetutamente di scatto verso la camera simulando così la frequenza dei fotogrammi "arrangiata"). Le interviste ai personaggi di oggi, personalità della cultura che spiritosamente interpretano sé stesse, ricordano proprio quei documentari che troviamo comunemente sui dvd a commento dei film, insopportabili banalità comprese. Irresistibili le zoomate su (finte) vecchie foto in bianco e nero per isolare il ritratto della persona di cui la voce fuori campo sta parlando: classico espediente del documentario televisivo di genere storico. Belle le musiche stile anni '20, scritte appositamente per il film e deliziosamente sporcate con effetti "78 giri graffiatissimi" assai realistici. Ci sarebbe molto altro da elogiare, ma Zelig è un superconcentrato di invenzioni che non può essere raccontato convenientemente, e va semplicemente visto e ammirato.

COSA NON MI HA CONVINTO: c'è qualche ripetizione verso metà film, ma mi sembra già miracoloso l'esser riusciti a fare un film di un'ora e un quarto con quel materiale.

Ho visto Zelig in inglese con sottotitoli in italiano.


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