BUONGIORNO, NOTTE

TITOLO ORIGINALE Buongiorno, notte
ANNO 2003
PAESE Italia
REGIA Marco Bellocchio
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Maya Sansa, Luigi Lo Cascio, Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio, Giovanni Calcagno
DURATA - FOTOGRAFIA 102' - colore
PRODUTTORE DVD 01
Buongiorno, notte - Marco Bellocchio

 

 

Buongiorno, notte - Marco Bellocchio
Buongiorno, notte - Marco Bellocchio
Buongiorno, notte - Marco Bellocchio
Buongiorno, notte - Marco Bellocchio

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****

Recensione dell' 1/9/2004

 

 

Qualità video: eccellente.
Qualità audio: mirabile.
Lingue: Italiano 5.1, Italiano dts.
Sottotitoli: italiano
Formato video: 1.66:1 anamorfico 16/9
Extra significativi: solo qualche nota di testo sul regista e sugli attori



COSA MI E' PIACIUTO: quando si parla di "autori" del cinema italiano di oggi, uno dei primi nomi che si fanno abitualmente è quello di Marco Bellocchio. Perché? Prendiamo questo film: non c'è quasi niente che venga trattato in maniera convenzionale. Anche nei passaggi più ovvi c'è sempre un'invenzione, un movimento di macchina inconsueto e interessante, un gioco di colori o una transizione (la veneziana che si apre!), a rivelare la mano di un artista. Bellocchio scrive una bellissima sceneggiatura, traendola molto liberamente dal libro di Laura Braghetti - la vera Chiara - e poi ci fa dimenticare della presenza della macchina da presa. C'è un luogo comune che vuole che l'arbitro di calcio più bravo sia quello che non si nota. Ovviamente è una sciocchezza, come ha giustamente rimarcato il grande Pierluigi Collina: se c'è un fallo da fischiare, e l'arbitro non interviene per non disturbare il gioco, non è un grande arbitro, è soltanto un pavido. Allora, visto che il mondo del calcio pullula di luoghi comuni, gliene portiamo via uno e lo prestiamo al cinema: il grande regista è quello che non si nota. La ricostruzione storica, affidata soprattutto ai telegiornali dell'epoca, mi ha riportato emotivamente con una certa efficacia a quei giorni del 1978: una ricostruzione accurata e al contempo in perfetta simbiosi con il racconto. Il contrasto fra le lacrime di Chiara che ascolta Aldo Moro mentre legge la lettera che intende far pervenire al Papa, e lo sguardo gelido, tagliente di tutti gli uomini politici ai funerali dello statista, mette i brividi. Eccellente la colonna musicale, per l'imprevedibilità nell'assegnazione alle immagini, e per la felicità nella scelta dei brani. Particolarmente azzeccato, e commovente per quanto mi riguarda, l'accostamento fra la dimensione onirica (Moro che gira liberamente per la casa, o che esce di casa passeggiando serenamente sotto la pioggia nel bellissimo finale) e il Momento musicale in fa minore di Schubert (in una versione orchestrale di Alberico Vitalini. L'originale è per pianoforte). Luminosa perfino nelle molte oscurità di questo film Maya Sansa, che avevo recentemente ammirato ne La meglio gioventù, brava brava brava. Ottima anche l'interpretazione di Roberto Herlitzka.

COSA NON MI HA CONVINTO: il personaggio meno interessante è probabilmente quello di Luigi Lo Cascio, ed è un peccato vedere un attore di questa statura non poter dare più di quanto è richiesto dal ruolo. In generale, qualche rara trascuratezza nella recitazione.

Ho visto Buongiorno, notte in italiano.


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