LA STANZA DEL FIGLIO

TITOLO ORIGINALE La stanza del figlio
ANNO 2001
PAESE Italia
REGIA Nanni Moretti
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Nanni Moretti, Laura Morante, Jasmine Trinca, Giuseppe Sanfelice, Silvio Orlando, Stefano Accorsi
DURATA - FOTOGRAFIA 95' - colore
PRODUTTORE DVD Warner
La stanza del figlio - Nanni Moretti

 

 

La stanza del figlio - Nanni Moretti
La stanza del figlio - Nanni Moretti
La stanza del figlio - Nanni Moretti: Laura Morante
La stanza del figlio - Nanni Moretti

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****

Recensione del 15/12/2005

 

 

Qualità video: ottima.
Qualità audio: molto buona per quanto riguarda la colonna musicale, ma anche i dialoghi sono esenti da pecche.
Lingue: Italiano Stereo
Sottotitoli: italiano per non udenti, inglese, francese
Formato video: 1.66:1  4/3
Extra significativi: il ricco speciale trasmesso da Tele+ all'epoca dell'uscita del film; la conferenza stampa di Cannes e la cerimonia di consegna della Palme d'Or a un Moretti così emozionato da contagiare tutti; il cortometraggio "Il giorno della prima di Close-Up".



COSA MI E' PIACIUTO: la verità. I dettagli di quello che succede in una famiglia colpita da un simile evento sono collocati nella storia con precisione scientifica, e al contempo con viva sensibilità drammaturgica. Il padre che si ostina a cercare le cause tecniche dell'incidente, la madre che vuole incontrare a tutti i costi una ragazza che il figlio aveva conosciuto in vacanza, la ripetizione ossessiva dell'ascolto di un passaggio di una canzone, nel tentativo simbolico di fermare il tempo e riportare tutto com'era prima, la ricerca di una stazione radio interessante da parte della ragazza senza alcun reale interesse per il risultato, il tentativo costante di far credere agli altri che non ci si sta pensando, ottenendo naturalmente l'effetto contrario, cioè quello di ravvivare in tutti la pena, gli sforzi del padre di ricondurre la realtà all'umanamente sopportabile, frustrato dall'impossibilità di accettare l'inaccettabile. Dal momento della svolta drammatica, adombrata da alcuni piccoli, apparentemente trascurabili segni premonitori, la tensione e l'emozione rimangono sempre al vertice, e anche le sedute psicanalitiche assumono tutt'altro aspetto. Le due scene per me più toccanti sono due momenti discreti, defilati: nel negozio di abbigliamento la madre le ha appena detto che può comprare entrambi i maglioni che si è appena provata, e Irene si chiude nel camerino e piange silenziosamente; Arianna è passata a trovare i genitori di Andrea, ma Paola non c'è. Quando rientra e Giovanni le dice chi c'è in salotto, abbandona le borse della spesa sul pavimento e si mette a camminare verso la porta da cui è appena entrata, pervasa da un improvviso senso d'inquietudine e di stordimento, come se volesse fuggire da quella realtà e da quell'istante, benché fosse stata proprio lei a voler contattare la ragazza. Paola, la madre di Andrea, è Laura Morante, autrice di una grande interpretazione, che secondo me avrebbe meritato a Cannes il premio assegnato invece a Isabelle Huppert, altrettanto brava ma in un film veramente insopportabile. Promettente la prova di Jasmine Trinca, che debuttò qui proseguendo poi la sua carriera ne La meglio gioventù (mica male come partenza, nevvero?). Pudica come il film, la musica di Nicola Piovani ne completa la riuscita.

COSA NON MI HA CONVINTO: la prima parte, che strutturalmente serve a mostrare la perfetta normalità della vita di una famiglia che sta per essere travolta dall'uragano, è tecnicamente meno riuscita del seguito. La nonchalance confina in qualche momento pericolosamente con l'inaccuratezza, soprattutto nella condotta degli attori.

AVVERTENZA: questo è un film molto duro da sopportare anche per chi come me non ha figli. Chi ne ha, si prepari a soffrire.

Ho visto La stanza del figlio in italiano.


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