TOTO' AL GIRO D'ITALIA

TITOLO ORIGINALE Totò al Giro d'Italia
ANNO 1948
PAESE Italia
REGIA Mario Mattoli
GENERE Comico
ATTORI PRINCIPALI Totò, Isa Barzizza, Walter Chiari, Mario Riva, Giuditta Rissone, Carlo Micheluzzi
DURATA - FOTOGRAFIA 82' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD RHV
Totò al Giro d'Italia

 

 

Totò al Giro d'Italia
Totò al Giro d'Italia
Totò al Giro d'Italia
Totò al Giro d'Italia

 


Punteggio assegnato al film: **
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **

Recensione del 19/5/2004

 

 

Qualità video: la prima sequenza fa temere il disastro, ma subito dopo ci si attesta su livelli accettabili. Molti segni, ma un discreto contrasto.
Qualità audio: appena sufficiente.
Lingue: Italiano Mono e Italiano Dolby Digital 5.1. Molto meglio la prima traccia.
Sottotitoli: italiano per non udenti
Formato video: 1.33:1 4/3
Extra significativi: frammenti da cinegiornali dell'epoca, e un'intervista abbastanza interessante a Isa Barzizza che parla del film e dei suoi colleghi di lavoro (16').

 


COSA MI E' PIACIUTO: c'è Totò in una delle sue migliori prove cinematografiche; la storia è un classico (il personaggio principale che vende l'anima al diavolo) ambientato insolitamente nel mondo del ciclismo. Triste premonizione, anche se involontaria. Ci sono diverse situazioni alquanto divertenti, e la ricostruzione dell'ambiente, pur in un ambito farsesco, non è del tutto fasulla (Coppi, Bartali, Magni, Cottur, Bobet e altri corridori, che interpretano sé stessi, hanno un ruolo tutt'altro che marginale). Spassosa la sequenza in cui il diavolo fa sparire la macchina alla quale il professore si appoggia per farsi squalificare, e oltre a questa non mancano altre salaci burle su temi politici.

COSA NON MI HA CONVINTO: ci sono troppi talenti sprecati, Walter Chiari e Mario Riva soprattutto, in ruoli di cartapesta. I due numeri musicali, nei quali Totò canta con la voce di un soprano, non sono una grande invenzione, e si addicono semmai al teatro di varietà piuttosto che al cinema. Poi perchè addirittura due volte? Bartali se la cavicchia, ma Coppi, poveretto, è spaesatissimo. Qualche battuta sembra buttata lì per far numero. La gag degli schiaffi è abusata fino alla nausea. Numerose imprecisioni nella sincronizzazione audio dei dialoghi, e c'è una scena, quella in cui gli avversari del professore entrano nella sua stanza per cercare di carpire il segreto della sua forza, afflitta da un sonoro così scadente che le poche battute recitate da una voce fuori campo, apparentemente inutili, sembrano essere state sovrapposte soltanto per coprire la magagna.

Ho visto Totò al Giro d'Italia in italiano.


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