LE PARTITE DI CAMPIONATO DEL MILAN VISTE A SAN SIRO

 

Alcune premesse: non ho mai giocato a calcio in una squadra vera. Guardo volentieri le partite in televisione, ma preferisco andarle a vedere allo stadio. Sono abbonato alle partite di campionato del Milan ininterrottamente dalla stagione 1984-85, e prima ancora lo sono stato dal 1975-76 al 1979-80. Non ho abbandonato la squadra per disamore nell'autunno del 1980, quando il Milan si apprestava ad affrontare il suo primo campionato di B, ma solo perché dovevo partire per il servizio militare. La prima partita che ricordo di aver vissuto con l'emozione del vero malato di calcio è stata Manchester United-Milan, semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni, stagione 1968-69 (con mia sorella che tifava Manchester perché ci giocava George Best, il bello). A San Siro ho un posto invidiabile, a pochi seggiolini di distanza dalla tribuna stampa. E' uno dei motivi che mi inducono ogni anno a rinnovare il mio abbonamento.

 

18/12/2005 : MILAN-MESSINA 4-0

22' p.t. Shevchenko (rigore), 2' s.t. Shevchenko, 38' s.t. Pirlo, 40' s.t. Gilardino

LA PARTITA: eccetto l'Udinese, che è una squadra di buone potenzialità ma che si era presentata a San Siro in cattive condizioni generali, il Messina è apparsa la squadra meno capace di creare dei problemi al Milan, anche se le sue occasioni per segnare le ha avute, almeno due per tempo, e le due del primo tempo sull'1-0. Il Milan può quindi proseguire nel suo percorso netto casalingo: 8 partite e altrettante vittorie. Il Messina ha cercato di mantenere una certa compattezza, ma è rimasto troppo passivo, permettendo di farsi accerchiare nei suoi 20 metri. E con un uomo d'area come Alberto Gilardino, non è una buona idea. Il Gila ha fornito innumerevoli sponde preziose, sempre altruista quando era il caso (forse anche quando non lo era), creando spazi e opportunità di conclusione, e andando a cogliere il meritato successo personale a 5' dalla fine. Attorno a lui, uno Sheva un po' giù di tono, autore di troppe giocate anonime, in difficoltà nel saltare l'uomo, ma in fin della fiera marcatore dei due gol che hanno di fatto deciso la sfida. Kakà invece non ha segnato, ma ha confermato di attraversare un momento felice. Si prepara all'imminente matrimonio regalando giocate fantastiche (il tacco per il 2-0 di Sheva) e entrando nel vivo del gioco con continuità.

In generale, fino al rigore, il Milan tendeva a intasare un po' gli spazi, più che per scarsa mobilità dei singoli, per qualche errore di troppo nei tempi di smarcamento. A sinistra agivano con profitto Serginho e Seedorf, a destra andava spesso a mettersi Gattuso, con poca assistenza da parte di Simic. In un'occasione Gattuso si è inserito perfettamente nel cuore dell'area, sprecando poi maldestramente la ghiotta occasione. Simic, abbastanza preciso in fase difensiva, ha dato un contributo trascurabile a quella offensiva, anche se si è fatto vedere non di rado. Invece Serginho, tagliato fuori sul finale del primo tempo da un passaggio nel corridoio che ha smarcato un uomo davanti a Dida, ha poche volte raggiunto il fondo, ma ha spesso messo in crisi la difesa messinese con i suoi cross corti, tagliatissimi e veloci dalla tre-quarti. Da uno di questi è venuto il rigore per presunto fallo su Gilardino (dico presunto perché io non l'ho proprio visto).

A centrocampo, Gattuso molto presente, dinamico, ma un po' impreciso. Seedorf diligente e propositivo, ma non ispiratissimo. Pirlo gran direttore d'orchestra, e il solito "rigorista" dai 25 metri. E' un peccato che non si giochi con lo stesso pallone anche in trasferta. Le sue punizioni ormai sono diventate un "caso". Il portiere non sa proprio come piazzarsi, perché il pallone cambia più volte traiettoria e sembra accelerare negli ultimi metri. Fra l'altro Storari è bravo, e fin lì era stato impeccabile.

Difesa: sui calci piazzati non ho capito bene cos'hanno fatto: sembrava una marcatura mista, a uomo e a zona, con Kaladze e Stam sui principali saltatori avversari. Le occasioni del Messina però sono arrivate da azioni manovrate. Kaladze come centrale sta tornando al rendimento delle origini. Per me gli hanno fatto buttar via tre anni di carriera in un ruolo non suo. Dida ancora convalescente: un'uscita alta con presa difettosa nel primo tempo, una buona parata in corner su punizione di Zampagna (per il solito fallo inutile di Stam).

Nel finale è entrato Bobo Vieri, come sempre volonterosissimo, ma straordinariamente disordinato e inconcludente: di buono solo un tiro di sinistro dai venti metri respinto da Storari con tuffo cinematografico. I tifosi non lo fischiano, ma non possono far a meno di sorridere per le sue giocate un po' goffe: non so se lui sia più contento così. Di sicuro non si scoraggia davanti a niente. Ha fatto il suo rientro in squadra Massimo Ambrosini, subentrato nei minuti finali a Seedorf. E' apparso già in buone condizioni, e da una sua percussione insistita è nato il gol di Gilardino.


I MIGLIORI SECONDO ME: Pirlo, Kakà.


L'ARBITRO: sig. Tagliavento. Ha diretto complessivamente bene una partita facile, però il rigore mi è sembrato un provvedimento molto ma molto severo. In quell'area lì nelle due ultime settimane abbiamo visto prendere decisioni strane, dopo l'invenzione del signor Messina (che a me però piace) nel derby.

 

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