TAPPA 1 : MILANO - SAN PELLEGRINO TERME

 

 

 

111,2 km - Dislivello: 742 metri - Gradimento: ***

 

Partenza poco dopo le 8. La temperatura è ideale, sui 23 gradi, il cielo è azzurro ed esibisce qualche bella nuvoletta. I primi 18 km sono gli stessi del mio abituale percorso di allenamento. Il ritmo ovviamente è più blando. Sulla superstrada Milano-Lecco c'è parecchio traffico, e non sempre è possibile seguire la pista ciclabile, a causa delle uscite verso le autostrade. Si attraversa il Parco di Monza (il "taglio" Monza-Villasanta il sabato e la domenica è chiuso al traffico motorizzato) e si esce a Villasanta. Da qui in poi individuare il percorso giusto fra le molte strade invariabilmente male identificate dalla segnaletica (la Lombardia è un disastro sotto questo profilo) è un'impresa portata a termine non senza qualche passo falso e grazie a un frequente ricorso alle cartine. Torno a Crespi d'Adda per la terza volta: è uno splendido esempio di villaggio industriale, con le fabbriche, le abitazioni degli operai e dei dirigenti, la chiesa e un suggestivo cimitero. L'accesso a Crespi avviene per una strada nuova, che obbliga ad un giro un po' più lungo. Quando arriviamo a Bergamo, abbiamo già percorso una quindicina di km in più rispetto al programma. Ad Almenno saranno oltre 25.

 

 

 

 

 

 

Raggiungiamo Bergamo Alta attraverso una strada pavimentata con la classica rizzada che presenta pendenze fino al 13%. Si fa un giretto per il piccolo e prezioso nucleo storico, si mangia qualcosa, e si prosegue alla ricerca di una stradina che dovrebbe portarci in breve fino a Paladina. Invece saliamo fino a San Vigilio (quasi 450 mt di quota, con pendenze considerevoli), e poi ci tocca ridiscendere a Bergamo Bassa. Da Villa Almé c'è una deviazione per Almenno (San Salvatore e San Bartolomeo). Arriviamo fino alla chiesetta di San Tomé, alla periferia di Almenno San Bartolomeo, e lì, considerando il chilometraggio gonfiatosi a dismisura, nonché il cielo plumbeo che sovrasta i monti, decidiamo di rinunciare alla val Taleggio, e di puntare direttamente su San Pellegrino Terme. Proprio a un chilometro dalla meta scoppia un violento temporale, dal quale ci salviamo rifugiandoci sotto la generosa tettoia di una stazione di servizio, ove in breve si raduna una piccola folla di viaggiatori su due ruote. Dopo una ventina di minuti d'attesa completiamo l'opera. Stasera però piove ancora con deplorevole insistenza. Speriamo bene. Il mio nuovo ciclocomputer dotato di altimetro conferma un mio antico sospetto: i calcoli dei dislivelli effettuati a spanne sulla cartina sono sempre clamorosamente sbagliati per difetto. Oggi non ho avuto i problemi di stomaco che spesso mi affliggono nella prima giornata dei miei Ciclogiri.


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