TAPPA 3 : SAN POLO D'ENZA - IMOLA

 

 

140 km - Dislivello: 350 metri - Gradimento: **

 

Ancora gran sole per tutta la giornata, e molto caldo nel pomeriggio. Ci attende una giornata ciclisticamente sostanziosa, avendo previsto di far tappa a Dozza, o nella vicina Imola. Dopo le prime due giornate, devo fare i conti con gli effetti collaterali della per me nuova rinuncia alle maniche lunghe in favore di una maglia da bici, sicché ho le braccia un po' bruciacchiate, e le devo proteggere con mezzi di fortuna, cioè un fazzoletto annodato al braccio destro, e uno straccio infilato tra il bordo della manica sinistra e il cinturino dell'orologio. Comunque è tutto sotto controllo, anche se Gaetano è scettico. Propone che sia io, a fine tappa, a presentarmi negli alberghi per chiedere una stanza, ponendo in bella evidenza le orribili ustioni che mi fanno tanto soffrire al fine di impietosire chi ci dovrebbe accogliere in caso di disponibilità dubbia. Può essere una buona idea.

 

 

 

 

La strada che corre lungo le prime pendici delle colline parallelamente alla Via Emilia è ciclisticamente abbastanza piacevole, con i suoi gentili saliscendi, ma dopo Scandiano (25, 26) diventa un inferno. Mai vista una simile concentrazione di autocarri: un delirio. Ci fermiamo a Vignola per uno spuntino, e poi all'altezza di Bazzano, dopo esser stati ripetutamente sfiorati da bisonti inferociti, per i cui conducenti evidentemente è più importante guadagnare cinque secondi sulla tabella di marcia che non evitare la possibilità di schiacciare due cicloturisti come patate da purea, decidiamo di raggiungere quanto prima la Via Emilia, che sarà anche noiosa, ma è certamente meno pericolosa. Da Anzola giungiamo così a Bologna, dove ci dedichiamo a una passeggiata disintossicante sotto i freschi portici, e poi proseguiamo ancora lungo la Via Emilia, fino alla deviazione per Dozza (27, 28, 29, 30, 31), che è un possibile, anzi auspicabile posto di tappa. La strada sale sensibilmente, ma si tratta di pochi chilometri. Dei tre alberghi di Dozza, uno è al completo, il secondo è chiuso per lavori, il terzo è chiuso per ferie. Si dovrà quindi tornar giù a Imola, ma prima facciamo un giretto fra le case affrescate per le quali Dozza è universalmente nota. Non si tratta di graffiti casuali e disordinati, ma di affreschi appositamente commissionati ad artisti di comprovata fama. Dozza è così un equivalente moderno di quelle cittadine engadinesi come Guarda e Ardez sempre così affollate di turisti. Qui a Dozza stasera non c'è nessuno. Sarà per l'orario? Raggiungiamo Imola verso le 19,30. Merita una segnalazione il Ristorante Pizzeria del Centro (www.dasalvatore.com), che offre fra l'altro specialità siciliane. La cucina è davvero eccellente, e i prezzi modici.


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