Giretto per Jesi in un'assolata e silenziosa mattinata domenicale, e poi via verso Cingoli.

Il dislivello è di circa 700 metri, per via di alcune contropendenze. I paesaggi sono all'altezza, anche se meno continuativamente, di quelli di ieri.

All'ora di pranzo di domenica Cingoli è pressoché deserta. L'uscita avviene attraverso la strada che costeggia l'ospedale, seguendo poi sempre la direzione Macerata. Paesaggi ancora molto gradevoli. La strada verso Treia è piuttosto vallonata.

L'ingresso alla cittadina di Treia avviene attraverso una rampa inclinatissima. Arrivo fino all'estremità opposta per poi tornare indietro sulla parallela più alta, che passa per la piazza principale. Il borgo è molto bello, e alcuni abitanti del posto me ne chiedono orgogliosamente conferma. Non vedo perché dovrei contraddirli.

Si scende verso Passo Treia, da cui si prende la deviazione per Rambona, direzione Tolentino. Occhiata fugace all'abbazia di Rambona, dove tre guide turistiche, nell'attesa dell'ultima visita di giornata al complesso, discutono animatamente su accadimenti storici medievali come se parlassero di calcio.

Torno brevemente sulle mie tracce per affrontare la strada che va a Pollenza, ma la prima rampa è un muro, sono già le 18,15, e nulla mi garantisce che la strada non sarà tutta così, stile Mordillo. Rinuncio e approdo molto più comodamente a Tolentino. La sensazione di agio è accentuata dal fatto che alloggio all'Albergo Milano, in una bella camera ad un prezzo modico.

 

Prosegui il viaggio (tappa 10)

Torna alla pagina principale di questo ciclogiro

Torna alla prima pagina sul cicloturismo                                                       Home Page