TAPPA 27 : SARZANA (La Spezia) - LE GHIARE (Parma)

 

 

88,5 km - Dislivello: 1630 metri - Gradimento: ***1/2

La cartina è interattiva - The map is interactive

 

Giornata fresca e soleggiata, l'aria è limpida.

Fino a Pontremoli, lungo la Cisa si affacciano alcuni borghi antichi, come Terrarossa, Villafranca in Lunigiana e Filetto (a 1 km sulla destra in leggera salita).

Da non perdere il centro storico di Pontremoli.

S'intraprendono i primi tornanti della Cisa, e dopo aver ignorato la deviazione a sinistra per il Passo del Brattello, che ormai conosco a memoria, scelgo quella a destra per il Passo del Cirone. E' una strada molto bella, in ambiente boschivo, e quindi non di rado all'ombra. Di pomeriggio (io ho attaccato il passo alle 14) il sole è prevalentemente alle spalle.

Il primo chilometro dal bivio è in discesa; si torna a poco più di 300 metri di quota, dopodiché cominciano i quasi 20 km di salita fino a quota 1255 metri. Solo gli ultimi 3-4 km sono duri. Il traffico è quasi nullo.

 

 

 

 

 

 

 

 

La discesa, che grazie a un tratto di strada aperto di recente taglia fuori Corniglio, si snoda con una sola contropendenza di rilievo (+ 60 metri circa) elargendo belle viste sul fondo valle e sui piccoli borghi montani imbionditi da una prima idea di tramonto. Siamo nell'alta valle del torrente Parma (la "Pèrma voladóra", come la chiamano qui a causa delle sue piene impetuose quanto inattese). Fa quasi freddo.

Faccio tappa in un albergo trattoria di cui ho già dimenticato il nome ma che non si fa fatica a trovare, visto che è lungo la strada, sulla sinistra. Lo consiglio perché la cucina è all'altezza della fama dei luoghi, ma anche della fame del ciclista. Riassaporare le leggendarie micche del pane che fanno qui è per me come tornare bambino. Poi naturalmente arrivano i tortelli d'erbette e ricotta, e la felicità è completa. E' bello anche solo vedere le portate che sfilano verso gli altri tavoli, e spiace un po' di avere uno stomaco soltanto. La camera è molto confortevole, i prezzi modici.

 


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