27.
FERRARA - MANTOVA

119,2 km - disl. 115 m

 

Mappa realizzata grazie a Runtastic

 

Lo sgomento. Ore 9 del 24 luglio a Ferrara: piove. Impossibile, è qualcosa che va contro le leggi della fisica finora conosciute. E non basta: un'occhiata alle previsioni per la giornata mi dice che non smetterà. Per lenire la delusione, ricarico le batterie girando a lungo per Ferrara, soprattutto nel quartiere medievale e nella suggestiva Via delle Volte. Perfino nella città delle biciclette ci sono più pedoni che bici, oggi. Ma prima o poi debbo staccarmi dalla sponda. Ci sono dei cartelli che indicano la direzione per imboccare la ciclovia detta Destra Po. L'argine del grande fiume è decisamente più affascinante con la pioggia, se si dimentica il fastidio provocato dal fatto che non smette proprio mai. Poco dopo le 14:30 lascio l'argine per entrare in Bondeno, a scopo rifornimento. Provo a continuare per le strade normali, perché così l'itinerario ne risulterebbe significativamente accorciato, ma mi rendo subito conto che con la strada allagata e i camion che imperversano, non è una buona idea. Riprendo così l'argine appena possibile. Lo abbandono di nuovo, e questa volta definitivamente, in corrispondenza di Sermide, per il secondo e ultimo piccolo rifornimento di giornata. Da Sermide il navigatore mi offre un itinerario che svaria fantasiosamente per strade secondarie. Debbo fermarmi tre volte perché l'intensità della pioggia si fa a tratti insostenibile. Arrivo a Mantova per le 20:45. Fa quasi buio. L'albergo che ho prenotato ieri è all'estrema periferia della città, e siccome si affaccia sulla strada che inizierà l'itinerario di domani, penso che rinuncerò alla visita al centro di Mantova, città splendida ma che conosco praticamente a memoria.

 

 

 

 

   
   

 

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