IL DISPREZZO

TITOLO ORIGINALE Le mépris
ANNO 1963
PAESE Francia - Italia
REGIA Jean-Luc Godard
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Brigitte Bardot, Michel Piccoli, Jack Palance, Giorgia Moll, Fritz Lang
DURATA - FOTOGRAFIA 99' - colore
PRODUTTORE DVD Studio Canal - Momentum
Il disprezzo (Le mépris) - Godard: Brigitte Bardot

 

 

Il disprezzo (Le mépris) - Godard
Il disprezzo (Le mépris) - Godard
Il disprezzo (Le mépris) - Godard
Il disprezzo (Le mépris) - Godard

 


Punteggio assegnato al film: **½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **½

Recensione del 14/8/2004

 

 

Qualità video: buona. Immagine pulitissima; resa cromatica fin troppo delicata, ma non so com'era nell'originale.
Qualità audio: appena sufficiente. I dialoghi in presa diretta, soprattuto negli interni, si comprendono a fatica.
Lingue: Francese, Inglese, Tedesco 1.0
Sottotitoli: inglese, tedesco, spagnolo, portoghese
Formato video: 2.35:1  16/9 anamorfico
Extra significativi: due brevi documentari (21' e 8'), "Paparazzi" e "Bardot & Godard", con immagini riprese sul set. Di dubbio interesse.

Ho acquistato il dvd presso Play.com, dove si può trovare, a prezzo ridotto, col titolo "Le mépris". Esiste un'edizione italiana, che a giudicare dai cataloghi propone anch'essa la versione integrale (99') del film, mentre com'è noto Il disprezzo uscì a suo tempo in una versione non solo inopportunamente accorciata di parecchio, ma anche con delizie come Francesca (Giorgia Moll) che traduce dall'italiano all'italiano.


COSA MI E' PIACIUTO: l'uso dei colori, che non è nemmeno pittorico, se non in chiave astrattista, ma piuttosto concettuale. La lunga sequenza girata nell'appartamento con Piccoli e la Bardot è composta da tutta una serie di inquadrature bellissime di per sé, osservando le quali sembra di assistere a una partita di Otello giocata con pedine bianche e rosse. Brigitte Bardot è nel pieno del suo fulgore. La musica di Delerue (Jules et Jim, La meglio gioventù) ha l'intonazione drammatica e al tempo stesso pacata di un adagio vivaldiano (il film del resto è girato in Italia), e il classicismo insito nel 700 musicale italiano per un verso ci rimanda all'antica Grecia di cui si occupano i protagonisti di questo film, ma suscita una strana sensazione di distacco rispetto ai toni di commedia elegante che contraddistinguono il racconto, fino a che, con precipitosa evoluzione, gli eventi giustificano la colonna sonora e la riabbracciano nel finale. Godard fa un uso ardito del collage, visivo e sonoro, anche se i risultati sono a mio avviso meno spontanei che in Pierrot le fou.

COSA NON MI HA CONVINTO: lo sperimentalismo certe volte un po' troppo ricercato. Il ritmo involuto: in alcune occasioni si ha l'impressione di marciare sul posto. Michel Piccoli ha un modo delizioso di recitare, con quella sua aria scanzonata e beffarda, e il suo abbassare la testa come per controllare se le piastrelle del pavimento sono ancora tutte al loro posto proprio nel momento in cui ci si aspetta da lui la frase clamorosa che cambia il corso del film, però - probabilmente perché così gli viene richiesto - non cambia mai, e alla distanza rischia di diventare monotono.

CURIOSITA': Fritz Lang non è un omonimo del regista di M, è proprio lui. C'è una scena in cui i personaggi escono da un cinema in cui è in programmazione Viaggio in Italia, di Rossellini. Ricordiamo che Godard, prima di diventare regista, era un critico cinematografico, e in quelle vesti dichiarò la sua predilezione per quel film. Non solo: per certi aspetti (la crisi del matrimonio, l'ambientazione campana), Il disprezzo gli somiglia.

Ho visto Il disprezzo in francese con i sottotitoli in spagnolo (beh, che c'è di male?).


Questo film su Amazon.it
Jean-Luc Godard su Amazon.it

 

 

 

 

FILM:
REGISTI:
ATTORI:

 

                                                                                                                         

 

 

Nota sulle immagini