L'INFERNALE QUINLAN

TITOLO ORIGINALE Touch of Evil
ANNO 1958
PAESE Usa
REGIA Orson Welles
GENERE Poliziesco
ATTORI PRINCIPALI Charlton Heston, Orson Welles, Janet Leigh, Marlene Dietrich, Joseph Calleia, Akim Tamiroff, Dennis Weaver
DURATA - FOTOGRAFIA 106' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Universal
L'infernale Quinlan (Touch Of Evil) - Orson Welles

 

 

L'infernale Quinlan (Touch Of Evil) - Orson Welles
L'infernale Quinlan (Touch Of Evil) - Orson Welles
L'infernale Quinlan (Touch Of Evil) - Orson Welles
L'infernale Quinlan (Touch Of Evil) - Orson Welles

 


Punteggio assegnato al film: ***
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **½

Recensione del 30/12/2004

 

 

Qualità video: sufficiente. La pellicola è stata sottoposta a restauro, ma l'immagine è un po' velata.
Qualità audio: discreta. La variabilità dell'ambienza, dovuta al reinserimento delle scene tagliate dal produttore nel '58, si avverte ma non troppo.
Lingue: Inglese, Italiano, Francese, Spagnolo, Tedesco Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: le stesse lingue delle tracce audio più altre undici.
Formato video: 1.85:1  anamorfico
Extra significativi: nulla





COSA MI E' PIACIUTO: la personalità nella regia di Orson Welles, e la sua prova come attore. La scelta del punto di ripresa è spesso destabilizzante, e il montaggio asseconda lo spaesamento facendo correre il film come su piani inclinati da una scena all'altra, e l'inseguimento finale di Charlton Heston con l'apparecchio ricevente sembra riassumere visivamente con un solo tratto la strategia narrativa di tutto il film. Paradossalmente, tuttavia, la sequenza più celebrata è quella iniziale: un lunghissimo, magistrale piano-sequenza che fa subito restare col fiato sospeso. Non so se sia stata una scelta di Welles o dell'autore del restauro, ma la contrapposizione fra la musica ossessiva che accompagna la scena dell'omicidio nell'hotel (da batticuore) e il silenzio del finale è di grande effetto.

COSA NON MI HA CONVINTO: se ho ammirato molto la regia, non altrettanto posso dire della scrittura. La storia è troppo macchinosa per i miei gusti, e a parte Quinlan, gli altri personaggi sembrano lì soltanto per offrire materiale da plasmare su un piano puramente visuale. So che L'infernale Quinlan è considerato oggi un film di culto, ma non so quanto abbia contribuito al suo recente successo l'ebbrezza del ripristino del progetto originale di Welles secondo le sue indicazioni. La Dietrich non c'entra nulla, e Charlton Heston sembra messicano nella medesima misura in cui la Gioconda di Leonardo ricorda il profilo di un trinciapolli.

CURIOSITA': ma Janet Leigh, di cui ho apprezzato l'interpretazione, nonché l'indiscutibile fascino, doveva proprio finire sempre in certi strani motel? Dennis Weaver, strambo (fin troppo) portiere di notte, sarà qualche anno più tardi l'interprete pressoché unico del film tv Duel, di Spielberg, altro cult-movie. Che porti fortuna?

Ho visto L'infernale Quinlan in lingua originale con i sottotitoli in italiano.


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