LUCI DELLA CITTA'

TITOLO ORIGINALE City Lights
ANNO 1931
PAESE Usa
REGIA Charles Chaplin
GENERE Commedia
ATTORI PRINCIPALI Charles Chaplin, Virginia Cherril, Harry Myers, Florence Lee, Hank Mann
DURATA - FOTOGRAFIA 86' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Elleu
Luci della città (City Lights) - Chaplin

 

 

Luci della città (City Lights) - Chaplin
Luci della città (City Lights) - Chaplin
Luci della città (City Lights) - Chaplin
Luci della città (City Lights) - Chaplin

 


Punteggio assegnato al film: *****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: *****
Punteggio assegnato da voi: *****
 City Lights
(1931) on IMDb

Recensione del 18/9/2006

 

 

Qualità video: discreta.
Qualità audio: accettabile.
Lingue: cartelli in italiano
Sottotitoli: -
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: schede di testo. Sullo stesso disco c'è anche Un re a New York (non nell'edizione Warner).


COSA MI E' PIACIUTO: fra i più divertenti e fra i più commoventi film di ogni tempo, Luci della città è un'opera perfetta. Tecnicamente va considerato un film sonoro ma non parlato, tuttavia la sonorizzazione è affidata esclusivamente alla musica, che si occupa anche di offrire i rumori di scena, compresi gli assolo di kazoo che sostituiscono le vane parole dell'inaugurazione di un monumento sul quale Charlot si è addormentato. In una scena, quella in cui Charlot ingoia un fischietto, il rumore è tutta la scena. Una delle sequenze più lunghe è quella dell'incontro di pugilato, che Chaplin risolve in un esilarante balletto. Ci sono tante finezze non evidentissime, come quando il ricco ubriaco decide di andare a fare baldoria, e parte una musica da ballo scatenata, che è sincronizzata con la scena successiva, dove si vedono i ballerini, ma che viene introdotta solo alcuni secondi dopo la partenza della musica; o quando Charlot, decisamente brillo, arriva in macchina davanti alla casa del suo nuovo amico, nonché proprietario dell'automobile, e fa un po' di manovre avanti e indietro, per fermarsi esattamente non davanti all'ingresso, ma in modo da far stare perfettamente tutta la vettura nell'inquadratura. Notevole il gioco di luci e ombre nella scena della sparatoria. Fra le gag visuali più comiche, la scena del ristorante dove Charlot e l'amico, compiendo esattamente lo stesso gesto, minacciano a più riprese di scatenare una rissa. C'è anche qualche concessione alla comica muta pura e semplice, come nella scena in cui un collega di Charlot mangia il sapone e poi invece di parlare emette delle enormi bolle. E il finale, poi... come frenare una lacrimuccia? Nell'espressione della fioraia che riconosce il suo benefattore trovo un assonanza con lo sguardo di Rosetta nell'ultima inquadratura del film omonimo. La colonna sonora è, indipendentemente dal suo valore funzionale, fra le migliori scritte da Chaplin per i suoi film. Il tema della fioraia, tuttavia, non è suo.

COSA NON MI HA CONVINTO: -

CURIOSITA': Virginia Cherril è stata la prima moglie di Cary Grant.

Ho visto Luci della città con i cartelli in italiano.


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