SULLE MIE LABBRA

TITOLO ORIGINALE Sur mes lèvres
ANNO 2001
PAESE Francia
REGIA Jacques Audiard
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Emmanuelle Devos, Vincent Cassel, Olivier Gourmet, Olivier Perrier
DURATA - FOTOGRAFIA 114' - colore
PRODUTTORE DVD Warner
Sulle mie labbra (Sur mes lèvres) - Jacques Audiard (Emmanuelle Devos, Vincent Cassel)

 

 

Sulle mie labbra (Sur mes lèvres) - Jacques Audiard (Emmanuelle Devos, Vincent Cassel)
Sulle mie labbra (Sur mes lèvres) - Jacques Audiard (Emmanuelle Devos, Vincent Cassel)
Sulle mie labbra (Sur mes lèvres) - Jacques Audiard (Emmanuelle Devos, Vincent Cassel)
Sulle mie labbra (Sur mes lèvres) - Jacques Audiard (Emmanuelle Devos, Vincent Cassel)

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****

Recensione del 17/9/2004

 

 

Qualità video: impeccabile
Qualità audio: perfetta (i rumori in questo film sono importanti)
Lingue: Francese 2.0, Italiano 5.1
Sottotitoli: in italiano, non escludibili con la traccia audio francese. Continuo a non capire il motivo di questa scelta tecnica dei produttori.
Formato video: 1.85:1  16/9
Extra significativi: niente

 




COSA MI E' PIACIUTO: la storia è coinvolgente, i personaggi sono abbastanza insoliti, soprattutto lei, Carla, che è sorda e sa leggere sulle labbra (da qui il titolo). Lo stile di regia ricorda quello dei fratelli Dardenne (e guarda caso anche qui c'è Olivier Gourmet), con immagini ravvicinate riprese febbrilmente da una camera irrequieta, ma in modo assai ben studiato. Elemento quest'ultimo che fa la differenza fra il gettare fumo negli occhi dello spettatore e il dargli le chiavi emotive del racconto. Studiatissimo anche il sonoro, che vista la peculiarità del personaggio di Carla diventa un ingrediente essenziale per la buona riuscita del film. Cassel è il solito ruvidone simpatico, la Devos, che avevo già apprezzato moltissimo in Aïe, ove tuttavia il suo ruolo non aveva la stessa rilevanza che ha qui, è eccezionale: ha una mimica affatto particolare, ed è stupefacente come riesca a cambiare registro di colpo anche più volte nel corso dello stesso dialogo, senza dar mai l'impressione di recitare. Che in fondo si trattasse di una storia sentimentale, nonostante la veste inconsueta, lo si era capito fin dall'inizio, quando Carla va all'ufficio di collocamento per cercare un aiutante e chiede che sia un uomo, ma non si nota mai lo sforzo di legare la trama tipica del noir alla vicenda personale dei due protagonisti. Gli americani avrebbero aperto delle oasi, contrassegnate da ondate di violini che vibrano all'impazzata, per dire a tutti: ecco adesso si guardano, e si baciano, e se non lo fanno adesso lo faranno più tardi, alla prossima bordata di archi ancora più turgidi, quando magari finiranno direttamente a letto e il loro amplesso sarà mostrato da 18 diverse angolazioni, con discrezione ma mica troppo, altrimenti la gente cambia canale, e poi chi lo dice agli sponsor?

COSA NON MI HA CONVINTO: la vicenda di Masson mi sembra piuttosto slegata dal resto, ma sono altresì convinto che mi sia sfuggito qualcosa.

Ho visto Sulle mie labbra in francese con i sottotitoli obbligatori in italiano.


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