TAPPA 4 : MONDOVI' - ISOLA 2000

 

 

103,7 km - Dislivello: 2350 metri - Gradimento: ***½

 

Niente perturbazione: ancora un bel sole. Essendomi mosso dalla parte bassa di Mondovì, ho dapprima deciso di percorrere la statale per Cuneo. Bella strada, ma un bel po' trafficata, e piuttosto stretta. Da queste parti normalmente guidano con prudenza, ma ho ritenuto meglio, in ogni caso, risalire alla prima occasione sulla strada collinare che dalla parte alta di Mondovì conduce a Borgo San Dalmazzo tagliando fuori Cuneo. E la prima occasione è la placida salitella che porta a Villanova; da lì, si procede con bucolica naturalezza per la strada testé citata passando per le località di Chiusa di Pesio, Peveragno e Boves. Poco prima di Chiusa c'è anche un piccolo passo da superare, a quota 714 metri, ma niente di particolarmente scomodo.

Da Borgo San Dalmazzo si sale lentamente verso Demonte, che vanta la tradizione della lavanda, e Vinadio, da cui parte la strada per il santuario di Sant'Anna e per il Colle della Lombarda, in cima al quale si passa in Francia.

Sono arrivato a Vinadio alle 16, e non ero molto sicuro che fosse il caso di affrontare la lunga salita ad un'ora così tarda, sapendo che non avrei trovato alberghi fino a dopo il passo. Ho deciso di rischiare. E' stata dura; ho scollinato proprio mentre il sole si adagiava dietro le montagne, alle 21,15, assistito da una luna quasi piena, e mi sono buttato giù dall'altra parte. Senza correre troppo, perché la temperatura era di appena 7°.

 

 

 

 

 

 

 

 

Secondo il programma la località di tappa doveva essere Isola, sotto i 1000 metri di quota, però cominciava a far buio, e speravo tanto di trovare rifugio a Isola 2000, che è una stazione sciistica. E in effetti ho trovato un albergo che aveva aperto da pochi giorni. Un tre stelle, ma in periodo di bassissima stagione, quindi a prezzi da locanda. L'unico problema era che si erano fatte le 21,40, la cucina era chiusa, ed erano chiusi anche tutti gli altri esercizi di ristorazione del villaggio. Mi sono pertanto affidato a un digiuno purificatore, tacitando le rimostranze delle mie ginocchia un po' molli.

La salita del Colle della Lombarda, affrontata da un cicloturista con pochi km nelle gambe, risulta piuttosto impegnativa. E' lunga, presenta un dislivello di 1450 metri, e ha pendenze anche molto ma molto birichine, in certi passaggi. Però è un bel posto, e merita la fatica. E quel che più conta, siamo in Francia, e domattina a colazione mi aspetta la prima di una lunga serie di fragranti baguettes (come ho già detto altre volte, il vero motivo per cui torno sempre volentieri in Francia).


Prosegui il viaggio (tappa 5)

Torna alla pagina principale di questo ciclogiro

Torna alla prima pagina sul cicloturismo                                                       Home Page