TAPPA 23 : PERPIGNAN - NARBONNE

 

 

87,7 km - Dislivello: 449 metri - Gradimento: ***

 

Dopo l'arrivo difficoltoso di ieri sera, le grandi danze dell'adrenalina non mi hanno permesso di addormentarmi prima delle 3. Stamane mi sono svegliato come sempre verso le 7 e 30, ma date le circostanze mi sono concesso un supplemento di sonno che però mi è sfuggito di mano e si è protratto fin quasi alle 9. Tuttavia, per oggi era in programma una facile tappa domenicale, non lunga e con poco dislivello, anche se com'è noto in Francia la pianura perfetta non esiste.

Debbo confermare, al secondo tentativo, che Perpignan mi dice poco. Anzi, diciamola tutta: non mi piace per niente.

La prima parte del percorso, in zone balneari, risulta noiosa, anche se tutt'altro che inadatta ad una passeggiata in bicicletta. Molto piacevole la seconda parte, invece, fra vigneti, stagni e villaggi occitani.

 

 

 

 

 

 

 

Lo stagno presso Peyriac-de-Mer, borgo delizioso, è tutto attraversato da passerelle, presumibilmente per favorire l'osservazione degli uccelli palustri, ma l'acqua è talmente sporca, fra schiume, alghe e altro, che di uccelli ce ne sono pochissimi. Quei pochissimi evidentemente non possono permettersi di passare le ferie in un altro stagno.

Il vento che soffiava dal mare è stato abbastanza forte per tutta la giornata.

Sono arrivato davanti all'ingresso della Réserve Africaine, ma non vi sono entrato, perché erano quasi le 17, e un cartello indicava una durata media della visita dello zoo di 3-4 ore. Un altra volata finale a 40 all'ora incalzato dall'incombente oscurità non intendevo sobbarcarmela. In fondo è solo uno zoo: per osservare un animale in un habitat provvisorio mi basta guardarmi allo specchio del bagno, quando arrivo in albergo.

 


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