Il ritorno alla mitica Piana delle Lavande. Non sapevo se i campi profumati si estendessero anche lungo la strada che parte verso nord da Valensole dirigendosi alla volta di Digne, ben nota località termale. Ebbene sì. In alcuni campi il raccolto è già stato fatto, dal momento che luglio è appunto il mese della lavanda. Il profumo che si sente lungo queste strade non si può descrivere, e di solito precede l'avvistamento.

La prima parte della tappa, fino a Gréoux, non è stata sgradevole, ma neanche memorabile, a parte una strana cantoniera in località Pont-de-Mirabeau, composta da due archi imponenti costruiti ai due lati della valle.

Oggi faceva ancora più caldo di ieri, con punte di 40-41 gradi nel pomeriggio, ma siamo rimasti ancora ampiamente nei limiti del sopportabile.

Era mia intenzione arrivare fino a Digne, ma ho trovato a Mézel, più o meno dopo 100 km e 1000 metri di dislivello, un bar con camere che mi sembrava nell'economia generale dell'itinerario molto ben collocato. Vicino c'è anche un buon ristorante.

Dalla parte più alta della Piana di Valensole (non è una contraddizione, si tratta di un piano leggermente inclinato), la strada scende un po' prima di riprendere, dolcemente a salire.

Benché sia ormai alle viste del confine, non sento l'attrazione di casa, ma non ho neanche l'intenzione di rallentare apposta per prolungare il viaggio.

 

Prosegui il viaggio (tappa 28)

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