Una splendida giornata di sole ha reso giustizia alla bellissima 
            strada del Colle della Maddalena, che otto anni fa avevo affrontato 
            in condizioni meteo sfavorevoli. Va detto che la salita fino al bivio 
            con il Col du Vars non è regolare, così come non lo 
            è la discesa verso Cuneo, dal primo paese - Argentera - in 
            poi. Complessivamente bisogna mettere in conto circa 250 metri di 
            dislivello in più. 
          Con l'eccezione del breve strappo dopo Larche, località 
            che dà il nome francese al passo, non ci sono pendenze cattive. 
            A dire il vero poco dopo il bivio con il Vars ci sarebbe un cartello 
            di divieto per le biciclette. Il motivo è un breve tratto nella 
            parte iniziale dell'ascesa soggetto a pericolo di frane. Però 
            è in funzione un sistema di monitoraggio con due sbarre, a 
            valle e a monte, predisposte per bloccare il traffico in caso di movimenti 
            sospetti delle rocce che sovrastano la strada. Del resto non si era 
            in pochi, ciclisti intendo, a ignorare il divieto, che peraltro avrebbero 
            dovuto rendere noto molto prima, almeno da Barcelonnette. E poi non 
            si capisce perché non dovrebbe riguardare anche le moto. 
          A proposito delle moto, su questi passi ce ne sono molte, 
            e una buona metà dei centauri non rispetta i limiti di velocità 
            imposti dal codice e dal buon senso, fa un baccano infernale, taglia 
            le curve, si produce in pieghe molto ardite... insomma non mi piacciono 
            per niente. Mi riferisco ovviamente a quelli indisciplinati, non certo 
            a quelli che si comportano correttamente.