29.
ANAGNI - OSTERIA NUOVA (RI)

103,1 km - disl. 1145 m

 

Mappa realizzata grazie a Google Maps

 

La scelta della meta odierna sarebbe caduta su Rieti. Dico sarebbe perché la distanza è importante, anche se non proibitiva, e c'è sempre da fare i conti con il tempo Anagnianomalo e instabile di quest'anno. Essendo previsto un abbassamento delle temperature, probabilmente vi sarà un afflusso di aria fresca che scontrandosi con le correnti calde preesistenti potrebbe causare temporali già a ridosso dell'ora di pranzo.

Dal momento che l'itinerario delineato prospetta scarse attrattive turistiche, decido di rifarmi la rampa che mi riporta nel centro storico di Anagni, così ho anche la possibilità di entrare in duomo.

Riprendo la Casilina, passando Colleferro e Valmontone fra belle campagne. La strada è dolcemente ondulata, forse un po' più trafficata del desiderabile. Proprio da Valmontone parte la salita di dieci chilometri scarsi per Palestrina. Ma già dai primi metri lo scenario verso le colline interne si presenta poco incoraggiante. Il cielo è nero come la pece, e si odono i primi tuoni. Scorgo una fontana protetta da una tettoia, e mi Anagni fermo per riempire la borraccia. Al momento di ripartire si scatena il diluvio, e quindi la ripartenza è rinviata.

Diluvio spettacolare, ma di breve durata. Posso così completare con comodol'ascesa verso Palestrina, nota per il suo duomo dell'undicesimo secolo e per aver dato i natali all'omonimo musicista, cui nella piazza principale è dedicata una statua (1921).

Per l'uscita si segue l'indicazione per Tivoli, dove io in realtà non intendo andare. Percorrendo strade provinciali di una certa piacevolezza, incrocio la SS 5 e poi proseguo per Palombara Sabina. Inizialmente la strada è fiancheggiata da altissimi pini marittimi, veramente spettacolari. Peccato che le loro radici abbiano devastato l'asfalto sul lato destro della carreggiata. La strada sale attraversando paesaggi a tratti notevoli fino agli oltre 350 metri di Palombara, disposta scenograficamente su un colle contornato da olivi, e poiAnagni continua molto nervosamente alla volta della vecchia Salaria.

Sul tratto di vecchia Salaria subisco un breve acquazzone che mi costringe a ricorrere alla mantellina. Anche qui però non mancano le belle viste sulle campagne e sui paesi.

Appena imboccata la nuova Salaria, in località Osteria Nuova, trovo un albergo che mi pare collocare nel punto giusto la parola fine alle fatiche odierne. Rieti è 23 km più in là: mi attenderà invano.

 

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