12.
TRENTO - MALCESINE

68,1 km - disl. 252 m

 

Mappa realizzata grazie a Google Maps

 

Prima di lasciare Trento, non posso non fare un giro in centro, e in particolare in Piazza del Duomo, altrimenti cosa ci son venuto a fare qui? Tornato esattamente sui miei passi, ovvero al ponte sull'Adige a un passo dal mio albergo, prendo la ciclabile lungo il fiume. La abbandonerò solo nel pomeriggio, per prendere un'altra ciclabile, quella che porta al Garda. L'Italia si sta popolando di percorsi ciclabili, cosa di cui naturalmente non posso che essere felice. Lungo il percorso di oggi, peraltro anticipatimi dall'albergatore, ci sono due "Bici Grill", della cui presenza ho approfittato. Uno è a Nomi, l'altro a Loppio. Fa il caldo giusto (qui non si sente altro che il caldo buono, diceva il poeta). L'unica salitella di giornata è il Passo San Giovanni, tra Rovereto e il Garda. Lungo la breve e ripida discesa verso Torbole, che è la prima località lacustre sulla sponda veronese del Garda, comincia a palesarsi un forte vento contrario. Poi si trovano numerose gallerie, ma tutte brevi, eccetto una che però è quasi interamente aperta a valle. In ogni caso l'impianto di illuminazione della mia Cube è efficacissimo. Mi fermo a Malcesine, in modo da dividere in due parti uguali il percorso Trento-Mantova. Poco prima di uscire per la cena vengo anticipato da un temporale furiosissimo, con tanto di vetri rotti qua e là, allarmi impazziti e mancanza di corrente. Ma chi sa attendere viene poi premiato con un'ottima pizza. Qui a Malcesine, a occhio, ci dev'essere una pizzeria per ogni abitante. Come sempre, tantissimi tedeschi. Così come a Trento, ho trovato un buon albergo grazie a AroundMe, che si avvale del database di booking.com. L'albergatore non conosceva AroundMe, ma mi ha detto che il 90% delle prenotazioni arriva loro proprio da booking.com.

 

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